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Uno spettacolo che può finire. Lampedusa, il Truman Show

  I disperati. Le carrette del mare. L’esodo biblico. I clandestini. Gli sbarchi. E l’onnipresente invasione. Nel corso degli anni Lampedusa è diventato un luogo dell’immaginario. Il vocabolario dei media, sempre identico. Gli allarmi dei politici, falsi e strumentali. Così sono stati spostati milioni di voti in dieci anni. Raccontando un soggetto televisivo. E ignorando la realtà
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Passano gli anni e Lampedusa è sempre un problema. Perché? Semplice: mancano canali di ingresso legale per profughi e lavoratori. La gestione dell’accoglienza diventa propaganda politica. In questa piccola isola sono passati Marine Le Pen, Berlusconi e i suoi ministri, Borghezio. Persino Angelina Jolie. Tutti hanno usato il palcoscenico Lampedusa. Un’isola bellissima conosciuta quasi esclusivamente per gli arrivi dei migranti.

Lampedusa è anche il prodotto di scelte politiche distorte. Il frutto dei giochi tra i governi della sponda nord e di quella sud del Mediterraneo. In quei pochissimi chilometri quadrati in mezzo al mare si giocano partite importanti.

I  tunisini e gli eritrei, gli abitanti dell’isola e gli uomini della capitaneria, i somali o i pescatori sono comparse, pedine di un gioco grande tra il governo italiano, i regimi africani, l’Unione Europea. Una roccia a pochi chilometri dall’Africa è in grado di spostare valanghe di voti in base a una semplice ragionamento: c’è l’invasione e noi sappiamo fermarla. “È un gioco a palla tra Africa ed Europa”, disse un migrante. “E la palla siamo noi”.

Lampedusa, il Truman Show italiano – Dieci anni di luoghi comuni sull’immigrazione, terrelibere.org, 100 pagine, versioni Pdf/ePub/mobi, € 3,99 Isbn 9786050324587

Indice

Introduzione. L’incubo invasione
Parte prima – Le storie
Khalid, l’avvocato siriano che ha messo in crisi l’Italia col cellulare
I pescatori tunisini salvano i naufraghi, l’Italia li processa
Un disastro preparato con accanimento
I cittadini denunciano gli attori di Crialese
Zarzis – Lampedusa – Parigi. Storia di una visita in ospedale
Parte seconda – Il diario
1. L’isola dei turisti e quella dei migranti
2. I fantasmi del centro di accoglienza
3. Lo sbarco della capra
4. Fuochi nella notte di San Bartolo
5. Stelle del cinema, pescatori leggendari e tunisini
6. Il fascismo turistico
Parte terza – L’analisi
Prima di Lampedusa
Perché li chiamate sbarchi? È soccorso in mare
Memoria. L’“invasione” è un decreto di Maroni?
Shock economy. Anche i migranti sono una mucca da mungere
Accoglienza, la parola sbagliata
L’invasione senza invasori
L’immigrazione è una rete peer to peer
Lampedusa. Il Truman Show italiano

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