Sembra una malattia sociale. Dal dibattito sugli scafisti alle discussioni sul caporalato, si invertono le cause e gli effetti. Oppure si nascondono le cause: guerre e sfruttamento. Anche perché in questo caso i cattivi non sono "loro" ma rispettabili signori occidentali
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print
Sembra una malattia che ha contagiato tutti: giornalisti, politici. Si continua ad invertire causa ed effetto. E così deve essere un ragazzino siriano a ricordare a tutti che se non si vogliono i profughi basta fermare la guerra.
Nel dibattito sugli scafisti spunta pure la proposta istituzionale di bombardarli. Ma si dimentica che sono il prodotto del proibizionismo; la causa sono le frontiere chiuse e la mancanza di canali di accesso sicuri persino per chi fugge dalle zone di conflitto.
Infine, il dibattito sul caporalato è surreale. Nel dibattito corrente sarebbero dei criminali privi di qualunque connessione col tessuto produttivo, cattivi che “vengono dalla luna“. Invece svolgono una precisa funzione: sono chiamati dalle aziende che vogliono risparmiare sulla pelle dei lavoratori più ricattabili.
Infine i ghetti. Anche qui si dimentica la causa: lo sfruttamento selvaggio e i bassi salari.
Una malattia sociale. Invertire causa ed effetto
Sembra una malattia che ha contagiato tutti: giornalisti, politici. Si continua ad invertire causa ed effetto. E così deve essere un ragazzino siriano a ricordare a tutti che se non si vogliono i profughi basta fermare la guerra.
Nel dibattito sugli scafisti spunta pure la proposta istituzionale di bombardarli. Ma si dimentica che sono il prodotto del proibizionismo; la causa sono le frontiere chiuse e la mancanza di canali di accesso sicuri persino per chi fugge dalle zone di conflitto.
Infine, il dibattito sul caporalato è surreale. Nel dibattito corrente sarebbero dei criminali privi di qualunque connessione col tessuto produttivo, cattivi che “vengono dalla luna“. Invece svolgono una precisa funzione: sono chiamati dalle aziende che vogliono risparmiare sulla pelle dei lavoratori più ricattabili.
Infine i ghetti. Anche qui si dimentica la causa: lo sfruttamento selvaggio e i bassi salari.
Questa storia è stata letta 3074 volte
La Spoon River dei braccianti