Le sei cose migliori da fare in Islanda

  Dalla gita in gommone tra gli iceberg ai paesaggi lunari. In auto tra vulcani e ghiacciai. Il calore del centro della terra che trasforma tranquilli laghetti in terme a cielo aperto. L'atmosfera dei caffè: arredamento in legno e torte alla panna. E poi la gente del posto. Gli islandesi sono simpatici, aperti, egualitari. E suonano quasi tutti in un gruppo musicale
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Le sei migliori cose da fare in Islanda. Questa è la nostra scelta.

1. Iceberg alla deriva

Navigare a motore spento in gommone tra le statue di ghiaccio

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Arrivate a Jokulsarlon – nel Sud – e godetevi un’esperienza unica: una gita in gommone tra i ghiacci. Dal ghiacciaio all’oceano un iceberg impiega anche cinque anni. I blocchi sono modellati dal sole e dal vento. Fluttuano lentamente creando un’atmosfera onirica. Il gommone si muove silenziosamente da un pezzo di ghiaccio all’altro. I colori vanno dal nero al bianco fino all’azzurro. Ipnotico.

 

2. L’atmosfera dei caffè

Sorseggiare un tè accompagnato da una torta alla panna

I caffè si trovano in ogni città dell’Islanda. Sono piccoli locali con poco spazio. Tutto in legno: sedie, tavoli, pavimento, tetto. Un bancone con il bollitore. Caffè americano, tè, infusi. Una spettacolare fila di torte fatte in casa. Le più buone sono quelle alla panna: nell’isola oltre mezzo milione di ovini pascolano liberi per tutto il paese, quindi i latticini sono ottimi.

Di solito ci sono pochi tavoli. In genere occupati da: lavoratori autonomi col Mac; gente del posto che chiacchiera; turisti che fanno colazione o merenda (in questo caso optate per un bagel al salmone). Gli islandesi, per ragioni climatiche, passano molto tempo al chiuso. In parte a casa, ma soprattutto socializzano nei locali.

3. Verso il polo con le balene

Immaginare i ghiacci eterni mentre il battello si dirige verso Nord

Il battello lascia Húsavík e si dirige verso nord. In quella direzione c’è il circolo polare artico. La cittadina è  la capitale mondiale del whale watching. C’è un motivo: d’estate le correnti trasportano il plancton nella baia, attirando ogni tipo di cetaceo.

È praticamente impossibile non avvistarne una. Gli spruzzi annunciano la presenza di questi giganteschi mammiferi marini. Ma quella visibile è solo una piccolissima parte.

4. Le pozze geotermali

Quaranta gradi in acqua, cinque gradi fuori

Varie colonne di fumo, il cielo plumbeo e un ovale blu con gente immersa nell’acqua a 40 gradi. Il passatempo preferito degli islandesi è stare a mollo nell’acqua riscaldata dai vapori provenienti dalla terra.

Si va dai laghetti vulcanici alla “laguna blu” nei pressi della capitale, fino alle più semplici piscine riscaldate. Consigliato il “Fontana” di Laugarvatn (nel Sud), meno affollato degli altri ma altrettanto spettacolare.

5. La bellezza incontaminata dei fiordi dell’Est

Ascoltare il suono delle onde e godersi la lentezza del posto


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La zona vicino alla capitale, chiamata “Circolo d’oro”, è bellissima ma in alta stagione è sommersa di pullman e fuoristrada. Per sfuggire al caos turistico dell’Islanda puntate sui fiordi: a Ovest oppure a Est. Le strade sono a dir poco impegnative. Potreste incontrare nell’ordine: ghiaia lavica, polvere vulcanica, sterrato che diventa fango, nebbia e salite infinite verso montagne innevate.

Ma al termine si aprono panorami da sogno, col mare del fiordo sullo sfondo. Borgarfjörður Eystri è collegata al mondo da una sola, difficile, via. Ma ricompensa con un’atmosfera onirica. Pochissime case, prefabbricati colorati a due piani. L’eco delle onde. Un silenzio irreale. Colazione a base di pane di segale, caffè bollente, marmellate e skyr – una via di mezzo tra yogurt e mascarpone che trovate solo in Islanda. Vita semplice e tempo rallentato.

6. I gruppi musicali islandesi lungo la Route 1

Guidare lungo un rettilineo tra i campi di lava ascoltando i Sigur Ros

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Sigur Rós, Björk, Sugar Cubes (il gruppo in cui cantava Björk). Sono solo trecentomila ma producono cultura come paesi ben più popolati. Anche per quanto riguarda i libri (vantano il miglior rapporto tra popolazione e libri pubblicati).

La Route 1 (o Ring) è la strada ad anello che copre tutta l’Islanda. Il consiglio è guidare sulla lunga striscia d’asfalto che al nord attraversa desertici paesaggi lunari ascoltando una playlist della migliore musica islandese. Ricordate di premunirvi con cd o altro perché nei posti più isolati le radio non sono esattamente numerose…

[piena src=”https://c8.staticflickr.com/9/8140/29267516655_a462565b42_k.jpg” alt=’La laguna ghiacchiata’]

E poi Reykjavik…

Passare da un locale all’altro nella movida della capitale

All’inizio sembra di essere arrivati in un set cinematografico. Piccole casette colorate, un negozio di articoli di Natale aperto anche ad agosto, l’edificio rosso dell’ostello dell’esercito della salvezza, i carretti del fish and chips.

È il centro storico di Raykiavik, 150mila abitanti che nel fine settimana rivelano una movida sorprendente. Non solo birrerie, ma locali con cucina internazionale, librerie caffè, bakery con i tavoli all’interno. Cosa c’è di più piacevole dell’odore di pane appena sfornato nell’aria rarefatta del nord? C’è qualcosa per tutti anche se l’arrivo di masse di turisti fa aumentare negozi di souvenir e improbabili pizzerie italiane.

* Fotografie di Federica Lillocci

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