Qatar, i mondiali della vergogna. Migliaia di asiatici ridotti in schiavitù

  Sfruttamento e fondamentalismo. Grattacieli e ultramodernità. Qual è il vero volto degli Emirati? I mondiali di calcio 2022 in Qatar saranno un'ottima occasione di chiarimento. Innanzitutto per noi
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print

Da un lato  i mondiali di calcio, le società finanziarie e immobiliari, i grattacieli e i canali satellitari. Il turismo e gli investimenti. Le compagnie aeree e il petrolio.

Dall’altro la riduzione in schiavitù dei lavoratori asiatici, l’assenza di diritti per le donne e il fondamentalismo.

Qual è il vero volto degli Emirati? I mondiali di calcio 2022 in Qatar saranno un’ottima occasione di chiarimento. Innanzitutto per noi.

Si chiama “sponsorship”, ma è una forma di schiavismo legalizzato. Il lavoratore – quasi sempre proveniente da Nepal, Pakistan o Bangladesh – entra nel paese grazie alla garanzia di un padrone e con un contratto. Durante la sua permanenza è rigidamente legato a quel documento. Non può cambiare nulla della sua condizione. Il risultato sono condizioni estreme di lavoro e di alloggio.

Leggi la denuncia di Amnesty International

 Questa storia è stata letta 2548 volte

Il libro
La Spoon River dei braccianti
Otto eroi da ricordare
Leggi »
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su whatsapp

Laterza editore

Lo sfruttamento nel piatto

Le filiere agricole, lo sfruttamento schiavile e le vite di chi ci lavora


Nuova edizione economica a 11 €

Lo sfruttamento nel piatto

Ricominciano le presentazioni del libro! Resta aggiornato per conoscere le prossime date