MSF: oggi dalla Prudence non sbarca nessuno. A bordo 6 cadaveri recuperati in mare

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  "Oggi torniamo con una nave vuota, invece di soccorrere dei vivi abbiamo recuperato sei salme. Migliaia di persone continuano a rischiare la vita e a morire affrontando la traversata dalla Libia"
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Un altro tragico giorno nel Mediterraneo. La Prudence, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, sbarca questa mattina alle sette al porto di Catania con a bordo sei corpi – cinque giovani donne e un uomo -, recuperati dal mare nei giorni scorsi.

Il team medico di MSF stima che siano stati in acqua per almeno sei giorni prima di essere trovati. I corpi sono stati recuperati in acque internazionali, quattro di questi a 42 miglia nautiche dalla costa libica, e il quinto a circa 20 miglia. L’ultimo corpo è stato trasferito dalla Vos Hestia, di Save the Children, che lo aveva trovato in mare nella stessa area. Non è ad oggi possibile stabilire le nazionalitá delle vittime.

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“Oggi torniamo con una nave vuota, invece di soccorrere dei vivi abbiamo recuperato sei salme. Migliaia di persone continuano a rischiare la loro vita e a morire affrontando la traversata, e temiamo che la situazione possa ulteriormente peggiorare con l’arrivo dell’estate e il deteriorarsi del già instabile contesto in Libia” afferma Michele Trainiti, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso per Medici Senza Frontiere.

“Dovremmo forse spegnere per un attimo tutte le polemiche sulle ONG che operano in mare, ed osservare un minuto di silenzio per questi morti senza nome, che rappresentano la conseguenza diretta delle ipocrite e inaccettabili politiche europee sulla migrazione.“

Nel 2017, 1090 persone hanno già perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. Lo scorso anno, le morti in mare sono state piú di 5000, un triste record degli ultimi anni. Ancora una volta, MSF sottolinea come la priorità e unica soluzione per fermare le morti in mare sia un sistema europeo dedicato di ricerca e soccorso, e la creazione di canali legali e sicuri per raggiungere l’Europa.

L’Ufficio Stampa di Medici Senza Frontiere

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