Da un lato c’è chi grida all’invasione. Con tutto il corollario dei luoghi comuni: pensiamo prima agli italiani; il pericolo terrorismo; sono troppi…
Dall’altro ci sono i numeri: nei primi nove mesi del 2015 solo 25 mila profughi su 125 mila hanno presentato domanda d’asilo in Italia.
Centomila persone, nonostante la legge europea che prevede il contrario, hanno deciso che l’Italia non è un paese che fa per loro.
La percentuale è la stessa del 2014. L’Italia si conferma un paese dal senso comune razzista; capace solo di trattenere i richiedenti asilo e di speculare. Un triste paese di transito.