Sono al momento 26 i licenziamenti all’Ikea di Piacenza. Colpiti in particolare gli attivisti del Si Cobas. Secondo il sindacato si tratta di vere e proprie ritorsioni politiche. Nel deposito lavora la cooperativa San Martino, di area Pd, che usa lo strumento dei soci lavoratori. In gran parte migranti. Le retribuzioni, secondo i sindacalisti, sono commisurate alle ore lavorate e non al contratto. Una situazione a metà tra cottimo e caporalato legalizzato, dove chi non protesta e lavora di più può anche arrivare a una busta paga decente. Mentre tutti gli altri attendono.