Colonialismo italiano. Le strade del genocidio

David Stanley © Flickr CC
  Note su memoria, colonialismo italiano, toponomastica e immaginario corrente. Quando faremo i conti con la nostra storia?
Condividi su print
Condividi su email
Condividi su whatsapp
Condividi su facebook
  • Chi arriva alla Stazione Termini esce su “Piazza dei Cinquecento”, cioè le vittime italiane della battaglia di Dogali, del 1887.
  • “Ambaradam” è entrato nel linguaggio comune e nella toponomastica, ma deriva da una sanguinosa e confusa battaglia coloniale del ’36, in Etiopia.
  • Ancora paghiamo, nelle accise sulla benzina, i costi di quel colonialismo violento e inconcludente.
    Nelle nostre scuole non si parla delle armi chimiche sperimentate in Africa. Siamo ancora fermi a “italiani brava gente”.
  • La nostra idea dell’altro è ancora quella del ’30, “la missione civilizzatrice”.
  • A Roma c’è un intero quartiere, quello “africano” dedicato alle battaglie del colonialismo.

“Cosa pensereste se vi ritrovaste a percorrere un’ipotetica ‘via Auschwitz’ nel cuore di Berlino?”
Leggi tutto l’articolo sulla Stampa

 Questa storia è stata letta 2548 volte

Suggeriti per te:

Condividi su facebook
Condividi su email
Condividi su whatsapp

Laterza editore

Lo sfruttamento nel piatto

Le filiere agricole, lo sfruttamento schiavile e le vite di chi ci lavora


Nuova edizione economica a 11 €

Lo sfruttamento nel piatto

Ricominciano le presentazioni del libro! Resta aggiornato per conoscere le prossime date