L’emotività seguita alle morti estive nei campi (che ha colpito anche lavoratori italiani). La pressione della società civile. Tutti elementi che hanno spinto la politica ad agire contro il caporalato.
Questa la situazione:
- Il disegno di legge del governo prevede alcuni strumenti di contrasto, il più innovativo dei quali sembra la “responsabilità in solido” per le aziende.
Dal comunicato stampa del governo:
Responsabilità in solido
Si ritiene importante aggiungere il reato di caporalato (di cui all’articolo 603 bis c.p.) tra quelli per i quali si determina la responsabilità amministrativa da reato da parte degli enti. Lo sfruttamento dei lavoratori produce infatti quasi sempre vantaggio per le aziende, che spesso sono costituite in forma societaria o associativa: accanto alla responsabilità individuale dei singoli soggetti autori del reato, è quindi fondamentale prevedere specifiche sanzioni (pecuniarie, interdittive e di confisca) anche a carico dell’ente medesimo, quando risulta accertato che il reato sia stato commesso nel suo interesse o a suo vantaggio.
Su “Cronache di ordinario razzismo” il quadro dettagliato della situazione.