Sigonella

Licenziamenti Sigonella: chiesto l`intervento del Prefetto

  Il Tribunale ordina la riassunzione di un dipendente italiano nella base di Sigonella ma le autorità statunitensi oppongono il rifiuto. Il sindacato chiede l`intervento del Prefetto di Catania
Condividi su facebook
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print

Alla base militare italoamericana di Sigonella le autorità statunitensi si rifiutano di riassumere Carmelo Cocuzza, dipendente della “Navy Exchange Us”, malgrado una sentenza emanata il 12 febbraio di quest’anno dal giudice del lavoro. Quest’atteggiamento, che mostra disprezzo verso la magistratura italiana e indifferenza verso la condizione del lavoratore e della sua famiglia, è intollerabile per la Uil di Catania, che pure ha mostrato senso di responsabilità e disponibilità al dialogo. L’organizzazione sindacale, che ormai da anni assiste Carmelo Cocuzza in quest’allucinante vicenda iniziata con un ingiusto licenziamento il 21 settembre 2000, chiede ora un intervento del prefetto di Catania, Annamaria Cancellieri Peluso. Al prefetto è stata inviata oggi una lettera, firmata dal segretario provinciale Uil Angelo Mattone e dal segretario dell’organizzazione di categoria UilTucs Giovanni Casa, nella quale si ricorda il caso di Carmelo Cocuzza, si cita la sentenza del 12 febbraio con l’ordine di immediata riassunzione del lavoratore e si sottolinea come questi continui a rimanere disoccupato “con seri problemi di sussistenza per sé e la sua famiglia”. Per Mattone e Casa, si tratta di una situazione “ingiusta e drammatica”. Oltre al caso Cocuzza, peraltro, i rappresentanti sindacali evidenziano come alla base Nato siano state recentemente avanzate altre quattro proposte di licenziamento, non ancora passate nella loro interezza solo per l’impegno della Uil e della sua organizzazione di categoria UilTucs. Segreteria Provinciale – UIL di Catania

 Questa storia è stata letta 5362 volte

La Spoon River dei braccianti

Il libro
La Spoon River dei braccianti

Otto eroi, italiani e no, uomini e donne.
Morti nei campi per disegnare un futuro migliore. Per tutti.
Figure da cui possiamo imparare, non da compatire.

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su whatsapp

Laterza editore

Lo sfruttamento nel piatto

Le filiere agricole, lo sfruttamento schiavile e le vite di chi ci lavora


Nuova edizione economica a 11 €

Lo sfruttamento nel piatto

Ricominciano le presentazioni del libro! Resta aggiornato per conoscere le prossime date