Lo ha reso noto il ‘Grupo de Apoyo Mutuo’ (Gam), organizzazione che riunisce i familiari delle vittime della guerra civile (1960-’96), precisando che il cimitero clandestino potrebbe contenere i resti di almeno 300 persone ‘desaparecidas’. Le operazioni di scavo, iniziate questa settimana, hanno già portato alla luce 15 crani umani, presumibilmente di ‘campesinos’ uccisi dai militari.
Secondo il Gam, i soldati in servizio presso la base militare n° 22 furono protagonisti di una feroce repressione contro migliaia di contadini indigeni che abitavano nella regione durante gli anni più cruenti del conflitto.
Nel rapporto ‘Guatemala nunca mas’ (Guatemala mai più) sui crimini compiuti durante la guerra civile (1960-’96), realizzato dal compianto monsignor Juan José Gerardi nell’ambito del progetto diocesano ‘Remhi’ (Recupero Memoria Storica e Giustizia) sono elencate oltre 55.000 violazioni dei diritti umani perpetrate nel corso del conflitto interno, concluso con un bilancio di almeno 200.000 vittime, tra morti e ‘desaparecidos’. L’80 % dei casi è attribuito all’esercito.
[FB] – GUATEMALA 29/4/2005