Nella sua recente visita a Kigali, il direttore dell’ufficio dell’Africa Centrale della Banca mondiale, Pedro Alba, ha detto al quotidiano governativo ruandese ‘The New Times’: “Senza energia, non ci può essere sviluppo. Per questo forniremo tutto l’appoggio necessario e tutto quello che servirà per l’estrazione del metano dal Lago Kivu”.
Lo scorso giugno il settimanale ‘Invaho Nshya’ aveva reso noto che in base a recenti studi il bacino di gas naturale individuato nel Lago Kivu può contare su un giacimento di 55 milioni di metri cubi di gas metano; una riserva destinata ad aumentare di anno in anno, secondo gli esperti. Un milione di metri cubi di metano sono in grado di generare oltre 700 Megawatt di elettricità, una volta e mezzo la quantità che il Rwanda consuma ogni anno.
L’azienda locale Rwanda Breweries (Bralirwa) finora avrebbe sfruttato solo in minima parte questo ‘tesoro’ energetico attraverso gli stabilimenti di Gisenyi, sulle sponde del Lago Kivu, ma le autorità ruandesi avrebbero già avviato trattative con compagnie straniere (Canada, Sudafrica, Stati Uniti e Svezia) per valutare la possibilità di sfruttare su più vasta scala il giacimento di metano.
[MZ] – RWANDA 13/4/2005