I componenti dell`Iniziativa scudi umani, di Istanbul e Batman, sono stati arrestati dopo essere stati trattenuti in stato di custodia mentre si recavano per un`azione di interposizione al villaggio di Çay, presso Derik, provincia di Mardin, dove erano in corso operazioni militari.
Le 70 persone che si sono recate nella regione, dove le operazioni militari in corso si sono intensificate a seguito della morte di due guerriglieri delle HPG (Forze di difesa popolare), sono state trattenute presso il commando della Gendarmeria di Derik.
Gli “Scudi Umani” sono stati successivamente condotti all`ospedale statale di Derik per essere visitati prima di essere condotti all`Ufficio del Procuratore.
Il Procuratore della Repubblica di Derik li ha accusati di aver “contravvenuto alla Legge 2911 sulle riunioni e le manifestazioni” e di
“aver provocato irritazione nella società”. Mentre 21 dei 70 dopo aver
rilasciato la propria testimonianza all`ufficio della Procura sono stati
rilasciati, altri 29 sono stati rinviati al Tribunale competente con
richiesta di arresto.
Le 29 persone dopo l`esame del fascicolo accusatorio hanno dichiarato di essere state vittime di maltrattamenti. Mentre Leyla Ekmen e Cahit Acar sono stati rilasciati gli altri 27 sono stati trasferiti al Carcere chiuso di Derik.
Fra gli arrestati c`è la rappresentante dell`Iniziativa Madri della pace,
Muyesser Gunes, insieme a Mahmut Akil, Recep Gökhansofuoglu, Maruf Erdem,
Ekrem Demirhan, Birgün Yilmaz, Batif Savaci, Ugur Karadas, Idris Aydinli,
Tülin Avci, Hasan Kaygusuz, Nazim Soylu, Ercan Dik, Cemalettin Gördeyiz,
Erdem Sariyer, Gülistan Demir, Ihsan Bilgi, Edip Yalçin, Deniz Kürtoglu,
M.Sirin Baytar, Perihan Kaya, Ishak Özçaktu, Hüsnü Çinar, Cevdet Çoban,
Eyüp Aydin, Medeni Akgül e Faruk Yildiz.
La segreteria dell`ufficio di Mardin dell`Associazione per i diritti umani
(IHD) ha dichiarato che sarà presentata un`istanza di scarcerazione per i
27 Scudi Umani.
Le Donne in Nero di Roma, in un loro comunicato hanno chiesto “l’immediata liberazione” dei manifestanti, segnalando che tra essi c’è Muysser Guner, “autorevole voce internazionale del movimento della pace in Turchia”.
”L`arresto delle 27 persone – affermano le Donne in Nero – rappresenta una grave violazione dei diritti umani e un duro colpo per il cammino della
Turchia verso l`Europa.
Redazione Terrelibere.org