Lo ha riferito il Comando generale delle capitanerie di Porto, specificando che le vittime sono 5 uomini e una donna.
Quando il conto delle vittime era fermo a cinque, uno degli immigrati tratti in salvo, tutti cinesi, aveva raccontato che mancavano all`appello altre quattro persone.
I migranti sono stati costretti a gettarsi in acqua a circa 20 miglia dalle coste siciliane dagli stessi scafisti che li avevano fatti salire su una barca partita da Malta, ha raccontato.
Ciò spiegherebbe perché finora i soccorritori non hanno trovato nella zona alcun relitto.
“Le persone tratte in salvo sono sei, tra cui una donna. Si tratta di cinesi. Uno di loro ha detto che erano un gruppo di 15 persone, e che gli scafisti li hanno costretti a scendere in acqua”, aveva precedentemente detto a Reuters un ufficiale parlando per telefono.
Non è chiaro se gli scafisti abbiano costretto i clandestini a gettarsi in acqua per timore di essere intercettati dalla Marina o dalla Guardia Costiera.
La segnalazione della presenza di naufraghi in mare è arrivata verso le 8.30 da un mercantile turco che incrociava nella zona, 14 miglia a sud di Punta Secca. Alle ricerche, coordinate dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo, hanno partecipato elicotteri e motovedette della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri.
“Finora non abbiamo trovato alcun relitto, anche se stiamo continuando a cercare – aveva detto stamattina un ufficiale della capitaneria di Pozzallo, che ha chiesto di restare anonimo – Sembra che (gli immigrati) siano stati lasciati in acqua, senza imbarcazione”.
La zona è frequentemente solcata da imbarcazioni che trasportano immigrati clandestini, ha detto l`ufficiale della Capitaneria, che di solito provengono da Malta o dalla Libia.