L’Ind ha precisato che nel Paese ci sono ancora 554 siti minati, in particolare nel sud. Il distretto con la maggior presenza di mine è la provincia di Maputo, quello della capitale, dove si trovano 99 campi minati; altri 57 campi sono nella provincia centrale di Manica e 57 a Niassa. N
essuno può dire con precisione quante siano le mine sotterrate durante la guerra civile né dove siano state collocate; nel 1972 alla fine del conflitto né la Frelimo (Fronte di liberazione del Mozambico) né la ‘Renamo’ (Resistenza nazionale mozambicana) seppero indicare quantità e luoghi precisi.
L’Ind ha riferito che nel 2003 sono stati ‘ripuliti’ 12 milioni di metri quadrati, eliminando 18.539 mine e ordigni inesplosi; in gran parte si tratta di territori al confine con la Tanzania, minati durante la guerra d’indipendenza del Mozambico tra la fine degli Anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 dall’esercito del colonizzatore portoghese.
Si ritiene che l’area da bonificare misuri complessivamente 246 milioni di metri quadrati; un impresa – ha avvertito la Ind – che a questo ritmo è impossibile concludere entro il 2009, come vorrebbe il trattato internazionale di Ottawa (Canada) contro le mine.
[BF] – MOZAMBIQUE 16/3/2005