L’immagine della raffineria di Gela vale un milione di euro

  È la maxi richiesta di risarcimento che la Raffineria di Gela s.p.a. chiede all’imprenditore David Melfa. Per un post su Facebook risalente all’anno scorso con il quale avrebbe diffamato e leso l’onore dei dirigenti. Numerosi gli attestati di solidarietà, compresi 5stelle e No Muos
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Lungomare di Gela, particolare

David contro Golia. Sfruttando la coincidenza del nome l’attivista 5stelle Luigi Calà manifesta così, su Facebook, la propria vicinanza all’imprenditore David Melfa. Reo, secondo la Raffineria di Gela che l’ha citato in giudizio, di aver diffamato con le sue dichiarazioni e leso l’immagine dell’azienda. Una maxi richiesta di risarcimento di un milione di euro per un post sul più noto dei social network. Nel quale Melfa, dopo lo sversamento a mare che raccontammo qui, accusava i dirigenti di essere criminali ambientali e accomunava i reati allora contestati ai reati di mafia.
Titolare dell’azienda Meic Service srl, che opera sulla provinciale per Vittoria,  ovvero a due passi dalle due enormi ciminiere che caratterizzano l’impianto gelese, David Melfa è anche presidente dell’associazione Green Antinquinamento. Per primo ha intrapreso un’azione giudiziaria in sede civile contro “la paura di ammalarsi” e contro gli “odori nauseabondi” che i lavori della Raffineria causerebbero.
Mentre i vertici locali del cane a sei zampe preferiscono non commentare la vicenda, l’imprenditore affida il suo pensiero ad un’altra nota su Facebook. Dove si legge che “il mio attivismo e le mie battaglie per la salvaguardia dell’ambiente e della salute sono sempre state una «spina nel fianco» del petrolchimico di Gela che, a tutta evidenza, invocando una condanna esemplare al risarcimento per l’abnorme somma di un milione di euro, intenderebbe impedire la prosecuzione di tale impegno, scoraggiando, attraverso l’esempio da me fornito, la promozione di qualsiasi analoga iniziativa nell’interesse della collettività, per la salvaguardia dell’ambiente e della salute, ivi comprese le proposte concrete di riconversione industriale, che per me rappresentano il vero potenziale volano dell’economia di questa terra, promettendo molta più occupazione e sviluppo eco-compatibile, rispetto a quello regalatoci da questa industrializzazione senza sviluppo”.
Numerose gli attestati di solidarietà ricevuti dall’imprenditore: dai 5 stelle ai No Muos a numerosi cittadini che non fanno mancare il proprio supporto.

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