Lo si apprende da uno studio del ministero della Salute brasiliana (denominato ‘Salute Brasile 2005’) e da altri due rapporti (dal titolo rispettivamente ‘Gioventù brasiliana’ e ‘Gioventù e sessualità’) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco), di cui la stampa nazionale brasiliana dà oggi notizia con ampio risalto.
Secondo questi studi, la precoce maternità e i problemi di sussistenza che comporta sono una delle principali cause dell’abbandono scolastico e, di conseguenza, della povertà delle giovani 15-17enni, sebbene esista tutta una casistica legata a madri bambine o adolescenti (10-14 anni), che ogni anno danno alla luce decine di migliaia di bambini (82.834 quelli censiti tra il 2001 e il 2003).
Sempre la maternità precoce è la terza causa di morte per le ragazze tra 15 e 17 anni, dopo gli omicidi e gli incidenti stradali. La gioventù maggiormente provata dal fenomeno delle maternità precoci è quella appartenente agli strati più poveri della popolazione.
Secondo le statistiche dell’Unesco, il 31% di queste ragazze risiede nella poverissima regione nord-orientale mentre, in termini più generali, il 71% vive nelle regioni interne. Nel periodo tra il 2001 e il 2003 le ragazze tra i 15 e i 19 anni hanno partorito circa due milioni di bambini, molti dei quali condannati a una vita di stenti.
[LL] – BRAZIL 8/3/2005