Lo ha detto un portavoce della missione di pace delle Nazioni Unite presente nei due Paesi del Corno d’Africa, conosciuta con l’acronimo Unmee (United Nations mission in Ethiopia and Eritrea).
Le autorità di Asmara ha smentito sul sito internet del governo che le persone fermate appartengano alle proprie forze armate eritree. Gail Bindley-Taylor Sainte, responsabile della comunicazione della missione Onu, ha spiegato che i caschi blu hanno potuto interrogare i quattro prigionieri, i quali – pur privi di documenti tranne uno – si sono dichiarati eritrei.
I responsabili della forza di pace internazionale hanno anche espresso preoccupazione per la presenza “di un numero significativo di truppe alla frontiera”, affermando comunque che “la situazione militare resta stabile”.
Questo incidente conferma la tensione che da mesi non accenna a diminuire tra i due Paesi, protagonisti di una sanguinosa guerra per motivi territoriali tra il 1998 e il 2000.
Con l’accordo di pace, una commissione internazionale venne incaricata di definire il confine tra Etiopia ed Eritrea: Addis Abeba ha lungo respinto questo pronunciamento a lungo, accettandolo solo nel novembre 2004, chiedendo un dialogo – non ancora avviato – con Asmara.
[EB] – ETHIOPIA 18/2/2005