La denuncia é stata fatta dal ministro dell’Aviazione del governo di Abuja, che ha sottolineato come le piste (individuate grazie a uno studio speciale realizzato nei mesi scorsi) non rispondano agli standard internazionali previsti dall’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile (Icao).
Il ministro Malam Isa Yaguda ha aggiunto anche che il suo dicastero ha avviato le operazioni necessarie per regolare le attività di questi scali clandestini che non rappresentano solo una minaccia alla sicurezza nazionale -“operazioni di volo senza alcun controllo rendono lo spazio aereo nigeriano poroso” sottolinea il quotidiano This Day riportando le parole del ministro – ma anche un grave caso di evasione fiscale, visto che al governo nigeriano non sono state corrisposte le imposte dovute.
In base alla lista diffusa dal ministro, 193 di questi aeroporti illegali apparterrebbero ad almeno 6 grandi multinazionali del petrolio: Mobil (76), Shell (68), Chevron (25), Agip (13), Total Fina Elf (10) e Conoil (1).
“Fino ad ora, il governo non aveva nessuna politica per regolare il tipo d’azione da intraprendere in casi come questi. Adesso abbiamo stabilito una procedura per monitorare questo fenomeno e allo stesso tempo assicurare che non venga utilizzato come base per compiere violazioni della sicurezza di cui sospettiamo queste strutture siano state responsabili in passato. Mi riferisco soprattutto all’ingresso illegale di armi e al contrabbando” ha concluso il ministro Yuguda.
[MZ] – NIGERIA 17/2/2005