Diritti umani

Guatemala: incostituzionale compenso a ex paramilitari

  La Corte Costituzionale guatemalteca ha respinto definitivamente il pagamento di un compenso agli ex-paramilitari delle ‘Pattuglie di autodifesa civile’ (Pac), per il “servizio reso alla patria” durante il conflitto interno (1960-’96).
Condividi su facebook
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print

Con quattro voti contrari e tre favorevoli, i sette giudici del massimo tribunale nazionale hanno bocciato la legge varata lo scorso anno dal Parlamento per risarcire le ex-Pac della collaborazione con l’esercito nella lotta alla guerriglia.

Otto Pérez, deputato del ‘Partido Patriota’, all’opposizione, e promotore della legge, ha lanciato un appello agli ex-combattenti esortandoli a non reagire con la forza al verdetto; ha chiesto inoltre al presidente Oscar Berger di convocare con urgenza una riunione con esponenti di tutti gli schieramenti politici per esaminare il pronunciamento della Corte.

Rappresentanti delle ex-Pac, già protagonisti negli ultimi tre anni di violente manifestazioni di piazza, hanno già annunciato nuove proteste.

Era stato il presidente Alfonso Portillo (200-2004), oggi riparato in Messico dopo essere stato raggiunto da accuse di corruzione, a promettere un compenso a oltre 500.000 ex-paramilitari, fissandolo in circa 600 euro ciascuno, ma versandone solo una prima ‘tranche’ di circa un terzo del totale.

Berger, il suo successore, aveva ratificato la decisione di Portillo, impegnandosi a completare il pagamento; nel frattempo, tuttavia, il numero degli ex-membri delle Pac legittimato a chiedere il risarcimento è salito a quasi un milione.

Fu l’ex-dittatore Efraín Ríos Montt, già presidente del Parlamento sotto il governo Portillo, a legalizzare nel 1983 le Pac, costituite pochi anni prima nel dipartimento di Alta Verapaz, per appoggiare le truppe regolari nella guerra civile; accusate di massacri di civili e violazioni dei diritti umani, furono smantellate a seguito degli accordi di pace del 1996.

[FB] – GUATEMALA 9/2/2005

 Questa storia è stata letta 1614 volte

La Spoon River dei braccianti

Il libro
La Spoon River dei braccianti

Otto eroi, italiani e no, uomini e donne.
Morti nei campi per disegnare un futuro migliore. Per tutti.
Figure da cui possiamo imparare, non da compatire.

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su whatsapp

Laterza editore

Lo sfruttamento nel piatto

Le filiere agricole, lo sfruttamento schiavile e le vite di chi ci lavora


Nuova edizione economica a 11 €

Lo sfruttamento nel piatto

Ricominciano le presentazioni del libro! Resta aggiornato per conoscere le prossime date