La decisione era stata già adottata da molti Paesi della Ue all’inizio di gennaio, quando Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Portogallo, Svezia annunciarono di avere riallacciato contatti ufficiali con Cuba.
La discussione sulla questione è stata sollevata a Bruxelles dal governo della Repubblica Ceka, che ha chiesto all’Unione indicazioni sui tempi e sulle modalità di recupero delle relazioni diplomatiche, sospese alla metà del 2003, per la vicenda dei 75 dissidenti arrestati e condannati a pene detentive da 6 a 28 anni.
La decisione della Ue è giunta dopo che una parte dei dissidenti è stata liberata e ha lo scopo di favorire l’adozione di misure più rispettose dei diritti umani da parte del governo dell’Avana, da più di 40 anni sottoposto a un rigido embargo economico da parte degli Stati Uniti.
“Spero che l’importanza della decisione della Ue sia ben compresa dalle autorità cubane” ha detto il presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso. Nel testo della risoluzione che i 25 hanno deciso di formare ed adottare la Ue esprime la sua “disposizione a mantenere un dialogo costruttivo con le autorità cubane per raggiungere risultati tangibili” nelle aree della “politica, dell’economia, dei diritti umani e della cooperazione”.
[LL] – CUBA 31/1/2005