Trentanove le specie di uccelli, di cui 18 di rapaci, ma anche una cicogna bianca, cadute sotto i colpi di fucile in soli 5 mesi di caccia e raccolte dai centri di recupero della lipu. 192, in totale, i rapaci vittime degli abbattimenti illegali.
Fra quelle colpite, alcune rarissime specie di rapaci prese a fucilate in Sicilia e
ricoverate al centro Lipu di Palermo: 1 falco pescatore, 1 aquila anatraia
minore, 1 biancone <
questi dati, se si considera che gli animali ricoverati nei centri Lipu sono solo una piccolissima percentuale del totale ipotizzabile, ne deriva un numero di animali protetti abbattuti che si aggira sulle diverse migliaia>>.
L’eccezionale passaggio sull’Italia nello scorso mese di ottobre della rara aquila minore ha purtroppo comportato l’abbattimento di molti esemplari: ben 10 sono stati recuperati dai centri Lipu, di cui 2 a Palermo, 4 a Livorno, 3 a Roma e 1 a Casacalenda (CB) tra le specie di uccelli rare abbattute sul territorio nazionale e ricoverate nei centri Lipu troviamo anche una decina tra falco pellegrino e falco pecchiaiolo, e poi smerigli (2), gufi di palude (2), falchi di palude (4), albanelle reali (3) e minore (1). Tra le specie protette non
rapaci, la Sicilia si conferma la regione più spietata: la caccia illegale ha
abbattuto specie rarissime come il tarabuso (1 individuo), che sverna in non
più di 200 individui nel nostro paese; l’occhione (2 abbattuti, su nemmeno un centinaio di svernanti) e la ghiandaia marina (1 abbattuto).
Sulla penisola l’episodio più grave è l’uccisione di una cicogna bianca, recuperata dal centro molisano Lipu di Casacalenda (CB).<
Non sono state risparmiate dalla furia dei fucili nemmeno alcune specie
acquatiche marine quali la sula, così come altre specie acquatiche come lo
svasso piccolo, la nitticora, la garzetta, l’airone cenerino e l’airone bianco maggiore. <
stravolgimento>>.