La guerra permanente

Mercato delle armi: operazione `banche pulite`

  `Banche pulite` è la campagna promossa da `Tra Terra e Cielo` per invitare i risparmiatori italiani ad impedire che i propri capitali siano funzionali al mercato delle armi. Dall’Associazione Khorakhané (Lecco) anche la lista aggiornata delle `Banche Armate`.
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Finanzi anche tu il mercato delle armi? Hai un conto aperto con una banca armata? Impiega 5 minuti del tuo tempo per controllare e riflettere.

Non si tratta di svaligiare una banca, ma di ripulire la tua coscienza. L’inizio del nuovo anno è il momento giusto per fare bilanci e fare pulizia. Lo sporco si annida ovunque, a cominciare dal nostro venerato conto in banca. Tra Terra e Cielo promuove la campagna banche pulite, per invitarti a sottrarre i tuoi risparmi al risucchio del mercato delle armi. Grazie al contributo operativo dell’Associazione Khorakhané di Lecco, pubblichiamo la lista aggiornata delle Banche Armate, gli istituti finanziari che finanziano la produzione e le speculazioni negli armamenti. Ricorda che affidarsi a questi istituti, acquistando titoli o possedendo un semplice conto corrente, ci rende indirettamente responsabili.

Cominciamo con un aggiornamento sui dati complessivi del mercato bellico. Nell’anno 2003 (i dati 2004 ovviamente non sono ancora disponibili) l’Italia ha versato 19.671 miliardi di euro in spese militari (fonte: Ministero della difesa) con un incremento del 3,1 rispetto all’anno precedente. Nel panorama d’insieme dell’Europa Unita intanto il giro d’affari dei Paesi aderenti nel settore bellico si è fatto sempre più florido, superando quello degli Stati Uniti. Al primo posto svetta la Russia, che torna a cifre del periodo sovietico con un 37% del mercato mondiale. Seconda la Ue con il 25,2%, terzi gli Usa con il 23,5%.

Nella top ten delle imprese più agguerrite compare al 9° posto l’italiana Finmeccanica con un fatturato di 3,9 miliardi di dollari.

E le banche? Tieni presente che molte banche italiane danno un contributo rilevante al commercio degli armamenti e in alcuni casi attuano veri e propri finanziamenti. Tutto questo con i soldi dei risparmiatori.

Ma veniamo alll’elenco delle Banche Armate 2003. Un ultima precisazione: vi ricordiamo che molte realtà creditizie sono collegate tra loro da una partecipazione nel capitale. Vi invitiamo a controllare il gruppo di riferimento della vostra banca.

L’elenco che segue è in ordine di fatturato nel mercato delle armi:

Banco di Roma

Gruppo San Paolo -IMI

Banca Intesa*

Societé Générale

Banca Nazionale del Lavoro

Cassa di Risparmio di La Spezia

Unicredit Banca d’Impresa

Commerzbank

Barclays Banca Plc

ABN – Amro Bank

Banca Pop. Antoniana Veneta

Intesa BCI*

Bilbao Vizcaya Argentina

Bipop – Carire Spa

Banca Popolare di Lodi

Arab Banking Corporation

Unicredit – Credito Italiano

Banco di Sicilia

Bnp Paribas

Deutsche Bank

Banco di Brescia

Banca Popolare di Novara

Banca San Giorgio

*La pressione del mondo pacifista ha indotto Banca Intesa, uno degli storici sostenitori del mercato armato, ad impegnarsi a cessare i finanziamenti nel settore. Aspettiamo fiduciosi.

L`elenco è incompleto perché mancano banche coinvolte indirettamente. Ad esempio Cassa di Risparmio di Lucca e Cassa di Risparmio di Carrara vanno boicottate perché fanno parte del Gruppo Bipielle, Banca Popolare di Lodi. Cassa di Risparmio di Firenze perché controlla Cassa di Risparmio di La Spezia.

Fonte: l`AppuntaLapis, traterraecielo.it, 17.01.2005

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