Lo riferiscono fonti di polizia, precisando che il trafficante è stato bloccato nei pressi del valico di frontiera di Lokossa (105 chilometri a sud ovest di Cotonou).
In un`intervista all`Afp un ufficiale della speciale squadra beninese contro il traffico di minori ha spiegato che il trafficante era un “recidivo” bloccato soltanto lo scorso dicembre con un “carico di 16 bambini, destinati sempre in Nigeria”.
Da tempo il Benin è il crocevia di una vera e propria `tratta`: le famiglie povere vendono i minori per poche decine di euro a bande organizzate che promettono di farsi carico della loro educazione, ma che in realtà gestiscono questo traffico soprattutto con la Nigeria, ma anche con Camerun, Gabon e Costa d`Avorio, dove i ragazzi vengono rivenduti a prezzi dieci volte superiori.
In questi Paesi i bambini vengono adoperati come manodopera nelle piantagioni di cacao o di canna da zucchero oppure nelle cave per l`estrazione di minerali; le bambine, invece, diventano spesso domestiche nelle case di qualche famiglia facoltosa.
Alla fine del febbraio 2004 a Cotonou è stato istituito un osservatorio nazionale di lotta contro il traffico di bambini e il lavoro minorile; l`organizzazione `Brigata di protezione dei minori` di Cotonou sostiene che ogni anno dal 2000 almeno 4.000 `piccoli schiavi` sono stati intercettati alle frontiere del Benin.
[MZ] – BENIN 20/1/2005