Lo ha riferito l`Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) in un comunicato diffuso oggi nel quale si precisa che ai circa 8000 profughi congolesi della scorsa settimana, negli ultimi giorni si sono aggiunti altre 10.000 persone, per lo più donne e bambini.
Non è ancora chiaro cosa si trovi dietro questa nuova ondata di profughi: secondo le informazioni raccolte, però, i due gruppi sembrerebbero provenire da zone diverse dell`est congolese. Una parte, infatti, ha raggiunto l`Uganda attraverso il Lago Albert (che costituisce il confine naturale tra Congo e Uganda) provenendo dalla provincia nord orientale dell`Ituri, dove sarebbero in corso scontri tra gruppi armati rivali. Un altro gruppo di profughi, invece, è arrivato in territorio ugandese oltrepassando due valichi di frontiera posti a sud del bacino d`acqua naturale.
A scatenare questa seconda fuga di massa sarebbero scontri armati tra gruppi di partigiani nazionalisti congolesi (Mayi Mayi) ed elementi dell`ex ribellione filoruandese (Rcd-Goma, formalmente inserita nel governo di unità nazionale) che ancora controlla direttamente molte zone dell`est congolese e soprattutto il Nord Kivu. Intanto anche il Rwanda ha fatto sapere di aver accolto negli ultimi giorni gruppi di profughi congolesi in fuga da non meglio precisati scontri nell`area di Masisi.
Un dirigente del Consiglio ruandese per i rifugiati ha spiegato ai giornalisti che soltanto questa mattina un centinaio di congolesi ha attraversato la frontiera tra i due Paesi all`altezza del Nord Kivu.
I profughi si trovano attualmente “nella zona di Kasenyi, ospitati presso il campo di accoglienza temporanea di Nkamira” ha precisato Eugen Musime.
[MZ] – CONGO-DEM.REPUBLIC 18/1/2005