Lo ha dichiarato Sergio Morales, direttore della Procura speciale per i diritti umani del Guatemala, presentando il rapporto preliminare redatto dal suo ufficio sulle violenze e gli abusi registrati nel Paese nel 2004.
Il documento, che verrà illustrato integralmente questa settimana al Parlamento in seduta plenaria, riporta che solo nell’ultimo anno le denunce di violazioni dei diritti umani sono state oltre 30.000, il 10% in più del 2003. Nel solo dipartimento centro-meridionale di Guatemala – territorio di 2.100 chilometri quadrati con 2.250.000 abitanti – le segnalazioni sono salite di oltre il 30% rispetto al 2003.
Secondo Morales, “il dato più preoccupante è che queste cifre rivelano la mancanza di una politica di Stato mirata a risolvere i problemi sociali del Paese. Se guardiamo alla realtà nazionale nella sua interezza, non vediamo miglioramenti, piuttosto gravi passi indietro”. Le più colpite dalla violenza in Guatemala restano le donne: nel 2004 sono stati accertati 527 omicidi, 150 in più del 2003.
La Procura guidata da Morales ha aperto un’inchiesta sul fenomeno, denunciando anche il coinvolgimento di alcuni esponenti delle forze dell’ordine, ma finora solo un caso ha dato origine a un processo penale.
Dopo la fine del mandato della Missione delle Nazioni Unite in Guatemala (Minugua), terminato formalmente dopo un decennio il 31 dicembre scorso, il 2005 sarà un anno molto impegnativo per la Procura per i diritti umani, incaricata di monitorare il rispetto delle libertà individuali e verificare l’applicazione degli accordi di pace che nel 1996 misero fine a 36 anni di guerra civile. L’ufficio denuncia da tempo di non avere risorse necessarie per svolgere adeguatamente il proprio compito.
[FB] – GUATEMALA 11/1/2005