Turismo responsabile e solidarietà attiva

Capodanno con Sos Rosarno tra migranti e cultura contadina

  La Calabria che non conosci è la Calabria di chi dalla Calabria non se ne vuole andare... Un capodanno unico nei paesaggi della Calabria del sud per conoscere l`esperienza di contadini e piccoli produttori biologici, le storie di antichi mestieri e nuovi artigiani, la resistenza di associazioni attive nella difesa di questa terra e della convivenza armoniosa dei suoi abitanti
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Dal 26 dicembre al 2 gennaio oppure dal 31 dicembre al primo gennaio (una notte, cena e pranzo di capodanno). Date ed eventuali variazioni sul programma possono essere concordate con l’agenzia. Clicca qui per dettagli e prenotazioni oppure scrivi a turismo@sosrosarno.org

turismo@sosrosarno.org
turismo@sosrosarno.org

Il viaggio ci permetterà di vivere tutta la bellezza e la forza di questi mondi, di assaporarne l’accoglienza e soprattutto di sostenerli concretamente nel loro vivere quotidiano, imparando a conoscerne le difficoltà e condividendone i sogni.

Programma

1° giorno 26 dicembre

Arrivo nel tardo pomeriggio a Lamezia Terme o Reggio Calabria (aeroporti) o a Rosarno (stazione ferroviaria).

Trasferimento al borgo di Nicotera e sistemazione alle Terrazze di Martina. Incontro di conoscenza con i referenti locali.

Le terrazze di Martina… una bottega in cui si possono trovare i prodotti di SOS Rosarno o semplicemente gustare una bibita nella piazzetta che affaccia sul bellissimo borgo medievale di Nicotera. A questo si associa un progetto di edilizia sostenibile volto al recupero di alcune case della zona antica del paese,ormai da tempo consegnata all’abbandono ed esposta al degrado. Un progetto rivolto all’ospitalità ed al contempo all’edilizia popolare, nella convinzione che il borgo si possa ripopolare e che sia un posto molto bello in cui stare.

Cena a base di prodotti biologici locali ed incontro con attivisti e produttori di Sos Rosarno.

Il progetto SOS Rosarno…una “festa” che si svolge negli agrumeti e negli uliveti della piana di Gioia Tauro e non solo, dove contadini cocciuti, immigrati ed abitanti di questa terra coltivano insieme, tra mille difficoltà, un futuro nuovo: “una nuova civiltà contadina”.

I prodotti di SOS Rosarno provengono rigorosamente da agricoltura biologica. Tutti i produttori sono piccoli proprietari, singoli o associati in cooperative, che assumono regolarmente la manodopera impiegata, per oltre il 50% immigrata, e sono interni al circuito della solidarietà con gli africani che vivono e lavorano a Rosarno. Una quota del prezzo di tutti i prodotti va a finanziare l’attività di “Africalabria, uomini e donne senza frontiere, per la fraternità”, associazione multietnica che a Rosarno e dintorni coinvolge italiani e stranieri in attività di sostegno ai braccianti immigrati, come la scuola d’italiano, sportelli informativi, prima assistenza, supporto delle rivendicazioni per il rispetto dei diritti fondamentali.

2° giorno 27 dicembre

Colazione e partenza per Riace tra i vicoli e le botteghe del “paese dell’accoglienza”.

Il paese in provincia di Reggio Calabria è famoso per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca greca, oggi noti come i Bronzi di Riace. Grazie alle politiche di accoglienza ed inserimento degli immigrati, con cui si è contraddistinta, ha ricevuto il premio World Mayor 2010.  

Per pranzo ci ungeremo le dita e la bocca con il cibo di strada.

Nel pomeriggio visita a Stilo e alla “Cattolica”.

Deriva dal greco “Stylum” che significa “colonna”, riconosciuta come uno dei borghi più belli d’Italia, è il baluardo della Calabria bizantina, Stilo ha una storia lunga e misteriosa, iniziata al tempo delle colonie greche nell´Italia meridionale e resa ancor più affascinante dall´insediamento sul suo territorio di numerose “laure” del monachesimo orientale, la cui principale testimonianza è la Cattolica,  un tempietto del sec. IX.

Cena e serata libere. Rientro alle Terrazze di Martina.

3° giorno 28 dicembre

Colazione e mattinata dedicata alla scoperta di San Giorgio Morgeto.

E’ un vecchio borgo alle pendici dell’Aspromonte, qui saremo accolti nei laboratori artigianali di Simone Surace, giovane mastro vetraio e Aldo Mammoliti, appassionato custode della tradizione dei mastri cestai calabresi.

Pranzo con gli animatori del progetto di recupero del vecchio borgo di Cinquefrondi.

Cinquefrondi, paese della Piana di Gioia Tauro, un gruppo di persone tra i quindici e gli ottant’anni costituisce un raro esempio di animazione politica e sociale che non conosce barriere generazionali né culturali, che coltiva la tradizione pur aprendosi continuamente alla sperimentazione.

Questa allegra banda vi aspetta per pranzare insieme e raccontarvi il progetto di recupero della parte antica del paese secondo un’idea di borgo solidale.

Nel pomeriggio conosceremo la cooperativa I frutti del Sole dove vengono lavorati gli agrumi biologici della campagna Sos Rosarno e incontreremo gli attivisti di AfriCalabria, donne e uomini senza frontiere per la fraternità, associazione interetnica attiva sul territorio rosarnese insieme a Sos Rosarno.

In serata rientro a Nicotera a Le terrazze di Martina

Cena libera.

4° giorno 29 dicembre

Sveglia all’alba per fare colazione a base di ricotta calda presso i pastori Crudo di Monte Poro.

Assisteremo al processo artigianale di caseificazione, espressione della tradizione pastorizia locale.

Proseguiremo alla volta di Zungri per visitare l’insediamento rupestre degli “sbariati”, agglomerato di circa cento case-grotta di tufo, creato dai monaci Basiliani nel XII secolo.

Per pranzo ci riungeremo le dita e la bocca con il cibo di strada.

Nel pomeriggio passeggiata tra le viuzze dei quartieri antichi di Nicotera, Giudecca e Baglio, al Castello Ruffo ed alla Cava litica di epoca romana.

Trasferimento e cena bio alle Terre di Vasia.

5° giorno 30 dicembre

Dopo la colazione partiremo per l’escursione sull’altopiano delle Serre, dove incontreremo gli attivisti dell’associazione culturale Il Brigante.

L’associazione culturale Il Brigante é cuore politico e culturale pulsante delle Serre calabresi.

Da quasi vent’anni, forte di una fitta rete di relazioni sociali regionali e nazionali, porta avanti idee e battaglie in difesa del territorio e contro sfruttamento e criminalità organizzata, attraverso la diffusione della conoscenza, della musica, del teatro e delle tradizioni locali.

Passeggeremo in montagna tra boschi e ruscelli di Serra San Bruno.

Cena alla taverna de Il Brigante, rientro a Terre di Vasia.

6° giorno 31 dicembre

Colazione e trasferimento al laboratorio d’arte di Turi e Iaia.

Qui potremo usare le mani e la fantasia nella produzione artigianale dell’argilla.

Pranzo libero.

Nel pomeriggio inizieranno i preparativi per il cenone di capodanno.

Cena africana di fine anno in compagnia degli amici afro-calabresi e speciale accompagnamento musicale africano dei Kasummaye.

7° giorno 1 gennaio

Colazione e preparazione del pranzo di capodanno.

Dopo pranzo potremo fare una visita della Fattoria Sociale.

Michele ci mostrerà il processo di produzione del miele e ci accompagnerà in un percorso di rieducazione alimentare che ha radici profonde nella cultura contadina calabrese.

Pomeriggio proiezione di film-documentario dei registi calabresi Arturo Lavorato e Felice D’Agostino.

Cena libera

8° giorno 2 gennaio

Colazione, mattinata libera e ripartenza

***

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