Il ministro della Guerra colombiano, Juan Carlos Pinzón, ha annunciato che a partire dal 2013 militari italiani verranno addestrati per svolgere “operazioni speciali” nella selva. Nel corso di una riunione bilaterale, svoltasi a Roma a Palazzo Baracchini, il Ministro della Difesa italiano Di Paola e il suo omologo Pinzón hanno discusso, afferma una nota del ministero italiano, sullo “sviluppo delle relazioni nel settore della Difesa e della collaborazione industriale tra i due paesi”.
Resta da vedere dove i militari italiani possano utilizzare le nuove tecniche di addestramento, visto che a quanto ci risulta l`Italia è momentaneamente sprovvista di selve. Secondo il ministro Di Paola, è un bene che i militari italiani vengano “formati e preparati per diversi ambienti operativi”. Allo stesso modo, la Colombia dovrebbe inviare in Italia membri delle forze di sicurezza per essere addestrati alla Scuola dello Stato Maggiore italiana. I due ministri hanno dichiarato di voler giungere ad un accordo quadro di collaborazione tra le forze armate dei due paesi.
La notizia è di per se inquietante, tanto più che il ministro colombiano, con l`avallo del governo, è seriamente intenzionato a portare avanti un`amnistia generalizzata per i crimini di lesa umanità perpetrati senza soluzione di continuità dalle Forze Armate. Pinzón afferma di voler offrire “le conoscenze e l`esperienza della Forza Pubblica colombiana a paesi come l`Italia”, omettendo di aggiungere che tali conoscenze spaziano dal campo della tortura, quotidianamente praticata nelle carceri colombiane, a quello della corruzione e delle esecuzioni extragiudiziarie, e le “esperienze” sono relative al terrorismo di Stato.
Di Paola, quale ministro della Guerra di un paese imperialista, ancorché in perenne declino, ribadisce la linea strategica del governo e dello Stato italiani: più militarizzazione, maggior subordinazione alla NATO, preparazione delle Forze Armate per intervenire in tutti gli scenari e teatri operativi, nonché crescenti vincoli delle istituzioni italiane con il regime narco-terrorista capeggiato dal guerrafondaio Santos.