La «Marcia per dire no al Ponte» è partita da piazza Cairoli e si è snodata per le principali vie del centro. La manifestazione si è svolta con canti e cori gioiosi da parte di numerosi studenti delle scuole cittadine, con la gente che sfilava portando striscioni e perfino una bara sulla quale campeggiava la scritta «Con il ponte, Messina è morta».
«No al ponte», è stato il comune denominatore di tutti gli slogan e dei canti e degli striscioni del lungo corteo capitanato dal Verde Alfonso Pecoraro Scanio. «Evidentemente i cittadini cominciano a rendersi conto di quale mostruosità sta per piombare su di loro», ha dichiarato Pecoraro Scanio. Il parlamentare dopo avere manifestato «grande soddisfazione per come questa manifestazione è riuscita», ha aggiunto: «Il Ponte sullo Stretto è una grande truffa. Dobbiamo evitare in ogni modo che venga fatto soltanto il primo buco per poi giustificare la costruzione di un`opera che non ha nessun senso, in una zona in cui sono ancora tantissime le cose da fare. Il ponte ha poco senso se prima non viene corredato da tutte le infrastrutture e senza lo sviluppo che ancora manca sia Messina che a Reggio Calabria. Berlusconi si preoccupi prima di fare queste opere, poi ne riparleremo. Penso che potremmo sederci a un tavolo solo nel 2100».
«Sono felice – ha concluso Pecoraro Scanio – perché qui c`è un rappresentante del centrosinistra per portare avanti lo stesso discorso che è stato fatto in Calabria con il voto dell`assemblea dei grandi elettori del centrosinistra che hanno indicato in Agazio Loriero il loro leader. Noi vogliamo che i lavori non inizino, il rischio vero è che facciano il primo buco. Oltre al buco nel bilancio dello Stato, infatti, vogliono fare un buco a terra. Se hanno bisogno di fare un monumento, che Berlusconi si costruisca, ma a spese sue, una bella statua a Villa Certosa».
Rifondazione comunista era invece rappresentata da Ugo Boghetta, responsabile nazionale dei Trasporti. «Chi pensava che si prendessero dei voti dicendo `sì al ponte` – spiega – ha sbagliato: la manifestazione dimostra il contrario. Stiamo raccogliendo firme per una proposta di legge per trasformare il ponte sullo Stretto in una società di sviluppo dei trasporti, in modo da non perdere le risorse che dovrebbero essere investite nella razionalizzazione dei trasporti in Sicilia e Calabria. Presto la presenteremo ai parlamentari per interrompere il processo di costruzione di questa megastruttura».
Numerosi i manifestanti provenienti anche da altri Comuni siciliani e da Reggio Calabria. La marcia è organizzata dai Verdi di Messina, quelli di Reggio Calabria e quelli di Agrigento, dalla Federazione europea del partito ecologista, dall`Arci Sicilia, dai Comunisti italiani, da Rifondazione, Legambiente, Wwf Italia, Circolo Thomas Sankara, Associazione mediterranea per la natura, Agire solidale, Cariddisicilia, Comitato cittadini contro il Ponte, Comitato La Nostra Città, Lipu, Cub Messina, Lega per le Autonomie, Messina Social Forum, Polisportiva movimento nonviolento, Scilla e Cariddi, Sinistra ecologista, Sezione Gramsci Ds Messina, Vince Messina.