LAMPEDUSA – Sessantanove somali sono sbarcati nei pressi di Cala Francese intorno alle 19. Soccorsi dai Carabinieri, sono stati trasportati all`ambulatorio. Molti di loro risultavano con un principio di assideramento. Ci sarebbero due donne incinte e alcuni bambini.
Questa vicenda si presenta subito come un`emergenza all`italiana. Dopo tanti anni di sbarchi, la situazione peggiora fino al paradosso di decine di somali che hanno rischiato di dormire al freddo dell`inverno in un`isola in mezzo al Mediterraneo.
“Siamo tornati a tanti anni fa, quando sull`isola c`eravamo solo noi”, dice Giacomo Sferlazzo dell`associazione Askavusa, unica organizzazione presente. Hanno fornito primo soccorso, ma sono soli. Le organizzazioni umanitarie sono andate via nei mesi passati. Il centro è chiuso – o comunque non agibile – dopo l`incendio della scorsa estate.
Ci sono le guerre d`Africa. E i somali vengono a cercare asilo in Europa. Un “fenomeno” che avviene da anni. Eppure è sempre emergenza. Le agenzie continuano a parlare dello sbarco dei “clandestini”. Una situazione ampiamente gestibile che è diventata drammatica dopo che l`ex ministro dell`Interno Maroni aveva dichiarato Lampedusa “porto non sicuro”.
Il sindaco De Rubeis: “Non possiamo permettere che trascorrano la notte al freddo”. Dopo tre ore, i somali sono stati trasferiti in albergo.