Pubblicato su repubblica.it
BUDRIO – Nel comune in provincia di Bologna le associazioni hanno organizzato un gruppo d`acquisto di agrumi biologici prodotti senza lavoro nero, per dire no allo sfruttamento dei lavoratori italiani e stranieri. Ad un anno dalla rivolta degli africani contro la `ndrangheta, Budrio, un centro di 18 mila abitanti in provincia di Bologna, lancia un ponte di solidarietà verso Rosarno. Associazioni, commercianti e amministrazione comunale si sono messi insieme per realizzare una vendita di arance prodotte da una cooperativa rosarnese che utilizza solo lavoratori in regola, italiani e stranieri.
Contro l`illegalità. Sono appena partite le prenotazioni delle casse di frutta che si chiuderanno il 22 gennaio. La distribuzione avverrà dal 4 al 6 febbraio. Sono invitati a partecipare tutti i cittadini budriesi che vogliano fare un acquisto di “solidarietà ai lavoratori migranti di Rosarno e agli agricoltori calabresi per combattere inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il loro lavoro”. È quanto si legge sul volantino che publicizza la vendita di agrumi biologici prodotti a Rosarno senza utilizzare lavoratori sotto-pagati alla giornata. Gli organizzatori si schierano contro “il sistema illegale, speculativo, marcio, che aumenta di sei volte il loro valore” e contro “la `ndrangheta che controlla il mercato delle arance impedendo, anche con la violenza l`acquisto a un prezzo equo”.
Diventa una scelta politica. Scegliere di comprare una cassetta di arance al prezzo di circa dieci euro diventa una scelta politica, a favore degli agricoltori calabresi, “schiacciati da un sistema che riconosce loro compensi neanche sufficienti a ripagare le spese – spiega ancora il volantino – e dei lavoratori africani che si sono ribellati allo sfruttamento ma soprattutto alla violenza mafiosa di chi gli andava a sparare addosso o cercava di rapinarli”.
Promotore è la consulta comunale. L`iniziativa è nata dopo un dibattito sui fatti del gennaio 2010 che si è tenuto lo scorso autunno nell`ambito della rassegna “Segnali di pace” promossa dalla provincia di Bologna, dal comune di Budrio e dalle associazioni locali. Promotore della vendita solidale è la Consulta comunale delle associazioni budriesi, di cui è coordinatore Giovanni Santandrea. “E` un gesto semplice e pratico che aiuti a cambiare le cose – spiega Santandrea – se la cosa andrà bene si potrà allargare, per ora è solo un`idea ma potremmo proporre una vendita stabile delle arance biologiche di Rosarno ai commercianti di qui”. Semplici cittadini si sono così traformati in venditori di arance, riuscendo a superare la diffidenza iniziale dei commercianti locali, sulla base di un gesto di solidarietà, al di là della competizione di mercato.
Un aiuto ai produttori onesti. La Consulta vuole proporre anche ai partiti in seno al consiglio comunale di dare una mano nella vendita dei blocchetti di prenotazione, perché sia una scelta condivisa da tutta la città. A testimoniare l`impegno di Budrio verso i produttori onesti di Rosarno è il sindaco del comune bolognese Carlo Castelli (Pd), che ha messo a disposizione dell`iniziativa i magazzini comunali. “Abbiamo la fortuna e la ricchezza di avere tante associazioni di volontariato – spiega il primo cittadino – dobbiamo stare attaneti davanti alle forme di nuove schiavitù e di sopraffazione”.
No all`indifferenza. Budrio, comune noto per la produzione di patate di eccellenza e per un avanzato distretto industriale, dice no all`indifferenza. Questo il lungo elenco delle associazioni aderenti: Budrio per la pace, Piccolo Principe, Senza Confini, Budrio Equo Solidale, Amici di Giò, Caritas San Lorenzo, Associazione Safir, Consulta comunale delle donne, Budrio Sci Club, Kaizen Diapason progetti musicali, Società corale Bellini, Notte Folk, Centro sociale La Magnolia, Famiglie accoglienti, Bocciofila Arci Canova.