Purtroppo, ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la zona sud di Messina, lasciando sul terreno 37 morti, e a parecchi mesi dalle frane che hanno interessato i paesi dei Nebrodi, le aspettative di messa in sicurezza e d’aiuto provenienti da quei territori sono largamente disattese. Le prime piogge autunnali, inoltre, hanno nuovamente gettato nella paura i paesi già colpiti e messo in ginocchio Reggio Calabria. Al contrario, il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto ha proseguito il suo iter, un iter stanco, confuso e contraddittorio che, però, si propone all’intero territorio meridionale come un’ipoteca gravida di devastazioni e sprechi.
Noi pretendiamo che i soldi destinati al Ponte (opera inutile, per la quale rimangono sul tappeto i dubbi sulla sua realizzabilità e che si propone come un mega debito rilanciato sulle prossime generazioni) vengano immediatamente utilizzati per mettere in sicurezza sismica ed idrogeologica i nostri territori perché i tragici eventi dello scorso anno non possano più ripetersi.
Rilanciamo, inoltre, la piattaforma della manifestazione nazionale svoltasi a Cannitello il 19 dicembre 2009, nella quale segnalavamo le principali priorità e ciò che per noi è l`essenziale:
1) messa in sicurezza del territorio;
2) ammodernamento del sistema viario;
3) potenziamento e ammodernamento della flotta marittima;
4) rifacimento delle condotte dell’acqua e gestione pubblica come bene comune non alienabile;
5) allestimento dei servizi essenziali fondamentali in ogni territorio, a partire da quelli sanitari.
Al corteo di domani hanno già assicurato la propria partecipazione decine di comitati, associazioni, partiti, sindacati e migliaia di cittadini. L`elenco completo delle adesioni, che è in continuo aggiornamento, può essere verificato sui nostri siti www.retenoponte.it e www.noponte.it e sugli eventi creati sui social network.