A poca distanza dall`Experia c`è il Bastione degli infetti, un rudere medievale di un certo pregio storico, ma dimenticato dalle istituzioni e sepolto da erbacce e spazzatura. Ieri pomeriggio i ragazzi del Centro popolare lo hanno occupato, a sorpresa. Hanno fatto tutto a modo loro: i lucchetti del cancello sono stati rotti dopo ben quattro ore di manifestazione. Non prima, però, di avere organizzato un`assemblea “scortata” dalle associazioni cittadine, al termine di un pacifico corteo improvvisato da via Plebiscito a via S. Maddalena, passando per piazza Dante e la via Antico Corso, a cui hanno partecipato quasi cinquecento persone (tra gli slogan più gettonati: “Eroina, fascisti e polizia, dal nostro quartiere vi manderemo via”). Il tutto sotto gli sguardi vigili, ma anche piuttosto perplessi, degli agenti Digos.
I ragazzi dell`Experia, invece, avevano annunciato la rioccupazione dei locali di via Plebiscito proprio per ieri mattina alle 13. Così, carabinieri e soprattutto polizia, hanno impiegato tutta la mattinata ad evacuare la porzione di strada dalle auto parcheggiate per poi chiuderla al traffico. C`erano pure tre cellulari, un numero imprecisato di volanti, di agenti in borghese, telecamere fisse sui volti di partecipanti e giornalisti e, soprattutto, una folta squadra di poliziotti in tenuta antisommossa con tanto di casco, scudo e manganelli. Dall`altra parte un clima molto rilassato, quasi di ritrovo festoso, con panini acquistati al volo nello storico panificio di fronte la scuola Manzoni, e tanti abbracci, risate, battute divertite, tra simpatizzanti, occupanti, rappresentanti di sigle come l`Arci, la Cgil, l`Anpi, Città felice, il Pd, Rifondazione, Gapa, qualche docente universitario e moltissimi studenti. Poi, sorpresa: l`occupazione si fa, seppure simbolica, ma da un`altra parte, alle 15 circa.
Non c`è stato bisogno di alcun intervento delle forze dell`ordine. “In questa città servono gesti di disobbedienza civile – ci tiene a dire Luigi Marino, uno dei membri del Comitato per la riapertura del centro Experia – ma sarebbe un errore pensare la polizia come la nostra controparte. Certo, loro hanno agito in malafede, avrebbero potuto contattarci come d`altronde era successo altre volte. Invece il 30 ottobre scorso hanno preferito usare la forza. Ma in verità è la politica che ci deve delle risposte”. Ciccio Mannino del comitato Antico Corso, invece, racconta di alcune segnalazioni di abitanti del quartiere: ” Ci hanno raccontato che molte delle famiglie che mandano i loro figli all`Experia sono state identificate. E`una cosa assurda. Gli agenti sono andati in giro per via Bambino a raccogliere informazioni e a segnare nomi e cognomi. Non si capisce perché”.
Una volta occupato il Bastione degli Infetti – un`ampia fortificazione del 1553 fondata su mura ancora più antiche e oggi area privata lasciata al suo destino da troppi anni, nonostante la gestione sia stata affidata al Comune – i ragazzi hanno deciso di organizzare la replica di uno spettacolo teatrale su Librino la cui prima assoluta ieri sera è stata messa in scena nei locali dell`associazione Gapa. Ad occupazione appena avvenuta lo striscione dell`Experia è stato accolto con un applauso proveniente dai balconi adiacente il vecchio Bastione. «Dopo le inaugurazioni da parte del sindaco Scapagnini, questo spazio pubblico, unica area verde del quartiere, è rimasto chiuso e abbandonato. Il messaggio delle amministrazioni passate e attuali è chiaro: lasciare al degrado intere aree cittadine per preparare il terreno ad interventi di speculazione e impoverimento”.
Dicono così gli occupanti ai loro megafoni, e lo scrivono pure, in un comunicato che in serata è stato diffuso a tutte le redazioni e ai social network. «Oggi questo spazio è aperto e verrà consegnato agli abitanti del quartiere, che in questi anni hanno vigilato affinché non diventasse luogo di spaccio e di ulteriore degrado ambientale e sociale». «Nei prossimi giorni – concludono – il Centro Popolare Experia, insieme al Comitato cittadino a difesa del Centro, presenterà il proprio progetto di riqualificazione delle aree in questione».
“Anche una sottoscrizione popolare per riavere il Cpo”
“Quella di oggi è solo una di molte occupazioni”. I ragazzi dell`Experia non fanno mistero delle loro intenzioni. Rivogliono il “loro” centro sociale di via Plebiscito. In quei locali, seppure fatiscenti, hanno visto crescere generazioni di giovani del quartiere, a cui hanno fatto doposcuola gratuito, organizzato con costanza corsi di lotta greco romana e di capoeira, concerti, dibattiti e mostre. Non vogliono perderlo. Il piano di azione prevede per questa settimana altri episodi dimostrativi in giro per l`Antico Corso, ma soprattutto due richieste formali che verranno avanzate già nei prossimi giorni.
Primo: i membri del Comitato per la riapertura dell`Experia chiederanno i documenti ufficiali riguardanti la storia legale dell`immobile dal 1985 ad oggi (“Il soprintendente Campo ha detto che le carte sono a disposizione di tutti, ma chi le ha viste mai?”).
Secondo: i membri del Comitato, insieme a quelli del Comitato del quartiere Antico Corso, faranno richiesta ufficiale dell`immobile di via Plebiscito 782, non senza un vero e proprio progetto di riqualificazione da presentare all`Ersu ed alla Regione. L`immobile potrebbe essere rimesso in sesto grazie ad una sottoscrizione popolare e ad una sovvenzione pubblica tecnicamente possibile, visto che il centro Experia gode dell`appoggio (molti membri si trovano in entrambe le organizzazioni) del Comitato Antico corso, associazione regolarmente registrata. Intanto, le lezioni di doposcuola saranno riprese usufruendo della piccola palestra della vicina scuola “Manzoni”.
Il comunicato del Centro
Sabato 21 novembre, dopo la manifestazione di disobbedienza civile davanti al CPO Experia, in via Plebiscito n. 782, gli occupanti e tutti i sostenitori che oggi riconoscono nella storia dell`Experia una vicenda simbolo di impegno civile, politico e sociale hanno occupato il Bastione degli infetti (reperto archeologico del 1553 nel quartiere antico corso), che già dal 2000 in poi è stato elemento di battaglia politica da parte del Comitato Cittadino Antico Corso e del Centro Popolare Experia per la realizzazione di un progetto di reale riqualificazione di tutto il quartiere e della città intera.
Dopo le inaugurazioni da parte del sindaco Scapagnini questo spazio pubblico, unica area verde del quartiere, è rimasto chiuso e abbandonato. Il messaggio delle amministrazioni passate e attuali è chiaro: lasciare al degrado intere aree cittadine per preparare il terreno ad interventi di speculazione e impoverimento.
Oggi questo spazio è aperto e verrà consegnato agli abitanti del quartiere che in questi anni hanno vigilato affinché questo spazio non diventasse luogo di spaccio e di ulteriore degrado ambientale e sociale. Nei prossimi giorni il Centro Popolare Experia insieme al Comitato cittadino che si è costituito attorno al progetto di difesa del Centro, contro lo sgombero violento e per la rassegnazione dello spazio al Comitato di Gestione, presenterà al quartiere, alla città il proprio progetto di riqualificazione delle aree in questione, perché questi beni del patrimonio pubblico appartengono alla città e a tutti noi e non all’arch. Campo o chi per lui sta manovrando occulti interessi privati modificando di fatto intere aree della città.