NISCEMI (Caltanissetta) — «No Muos come no Dal Molin ». Lo slogan è un po` complicato da scandire ma ha comunque messo d`accordo sindaci di tutti gli schieramenti politici e cittadini di 15 comuni attorno a Niscemi, che da settimane protestano per dire no all`installazione da parte della marina militare Usa di un sofisticato sistema di antenne satellitari (appunto il Muos: Mobile User Objective System) per le comunicazioni radio e video ad alta frequenza. Se non è ancora la rivolta di Vicenza promette di diventarlo.
Con una variante: anche il governatore Raffaele Lombardo si è schierato a fianco dei manifestanti. Proprio ieri sera è andata in scena l`ultima delle tante iniziative del comitato «No Muos»: una riunione in contemporanea dei consigli comunali di tutti i 15 Comuni (tra cui anche Gela, Caltagirone, Vittoria) per impedire che siano piantate nell`ex base Usa di contrada Ulmo, a 2 chilometri da Niscemi, le gigantesche parabole del diametro di 18 metri e alte circa 100 metri. Sarebbe il quarto impianto del genere al mondo dopo quelli in Virginia, Hawaii e Australia, al servizio del sistema di comunicazione delle forze armate americane.
Mentre erano in corso le varie assemblee cittadine da Palermo è arrivata la presa di posizione di Lombardo che, con un pizzico di enfasi, il sindaco di Niscemi Antonio Di Martino ha saluto come «un atto d`orgoglio che ricorda Craxi ai tempi della crisi di Sigonella». Il presidente della Regione ha infatti rivendicato la titolarità dei siciliani a decidere sul mega impianto e ha chiesto a Berlusconi un intervento ufficiale presso l`amministrazione Usa per lamentare la mancanza di informazioni sui rischi che corrono i cittadini e per dire no all`installazione.
Nella lettera, inviata anche ai ministri della Difesa, degli Esteri e dell`Interno, Lombardo osserva che l`area scelta è «già ad alto rischio ambientale e oggetto di uno studio epidemiologico dell`organizzazione mondiale della sanità. Oltre ad essere di interesse comunitario». Insomma, il governatore ha fatto proprie le preoccupazioni dei cittadini che temono gli effetti sulla salute per l`alta concentrazione di campi elettromagnetici. «Preoccupazioni legittime — dice il sindaco di Niscemi — già oggi nel nostro comprensorio ricadono ben 41 antenne di trasmissioni della vicina base di Sigonella.
Di recente l`Arpa ha installato centraline per il rilevamento dell`inquinamento elettromagnetico e almeno due di queste segnalano livelli vicini limiti di guardia. A questo ora vogliono aggiungere il Muos». Nella lettera a Berlusconi anche Lombardo si dice «preoccupato per la salute della popolazione ». E poi sollecita trasparenza. Finora, infatti, la base in cui dovrà sorgere il Muos è off-limits. In chiusura il governatore chiede a Palazzo Chigi «di intervenire presso l`amministrazione Usa per manifestare il disappunto per la mancata informazione e la ovvia contrarietà della Regione a che il sistema venga installato».