PROGRAMMA
8:30 Partenza in pullman da Messina.
10:30 Arrivo a Ct presso l`aereoporto Fontanarossa ed incontro con i collettivi di Catania.
11:00 Arrivo a Sigonella, sosta nello spiazzo antistante la base militare, autostrada CT-Gela, ricevimento giornalisti.
11:30 Lezione della prof.ssa Nella Ginatempo – Docente di Sociologia Urbana presso la Facoltà di Scienze Politiche (Università di Messina) sul tema:
“Come nasce la città della guerra: -analisi dei processi di militarizzazione in corso nell`area di Sigonella/Lentini e Scordia -ruolo e funzione della base USA in Sicilia -un territorio appeso alla guerra globale -una popolazione esposta al rischio atomico ed ai rischi di guerra”.
12:30 Dibattito con interventi programmati di: Alfonso Di Stefano Smilitarizzazione di Sigonella Antonello Mangano Prof. Nunzio Famoso Facolta` di Lingue – Università di Catania discussione seminariale
13:30 – 14:30 Sosta in contrada Xirumi nei pressi di Lentini dove è previsto un grande insediamento abitativo per i militari USA. Colazione a sacco
16:00 presso l`presso l`Auditorium della Facoltà di Lingue di Catania (Monastero dei Benedettini), assemblea e proiezione del proiezione del filmato di Rainews24 sulla base militare di Sigonella.
OBIETTIVI DELL`INIZIATIVA
Un`altra sociologia del territorio.
Finora i maestri della sociologia urbana in Italia hanno indirizzato la loro attenzione e le loro ricerche in prevalenza verso le città del belpaese, nell`intento di migliorarne la qualità della vita e di proporre riforme sociali grandi o piccole che servissero a migliorare le nostre città e i nostri territori, fino alle versioni più aggiornate e progressiste della città ecologica e del territorio sostenibile. Ma di fronte allo scempio di innumerevoli città che è avvenuto in questo ultimo ventennio appena fuori dei nostri confini, da Sarajevo-Belgrado-Pristina, a Baghdad-Bassora, Kabul-Kandahar e così via, dovremmo cominciare a porci altre domande come: “perché continuiamo a distruggere le città degli altri popoli?”, anziché continuare a chiederci “come possiamo migliorare le nostre belle città”.
Per una sociologia urbana che assuma uno sguardo globale, è vitale comprendere il nesso che lega la costruzione delle cittadelle fortificate della guerra in Italia (107 basi militari USA-NATO), disseminate in tutte le regioni, alla distruzione sistematica di ampi territori e città oltreconfine.
Un`altra cultura universitaria.
Cominciamo a fare tentativi nuovi, a rilanciare la ricerca sul campo, ad aprirci alle contraddizioni laceranti della guerra e della globalizzazione che i nostri mass-media tentano di oscurare.
Per una università che scenda dalla torre d`avorio e contribuisca ad analizzare la crisi della nostra epoca ed a cercare vie nuove a partire dall`uso del territorio e delle risorse orientato alla pace.
Un altro rapporto con i soggetti sociali del territorio.
Cerchiamo una forma di cooperazione coi territori che faccia dell`università un servizio sociale e una palestra di democrazia dove sia possibile il confronto politico serio e la ricerca assieme ai soggetti sociali attivi per il mutamento.
Una radicale opzione per la pace e per il disarmo.
Sperimentiamo forme di ricerca e di conoscenza che siano costantemente orientate verso una politica di pace fondata sul disarmo e sulla smilitarizzazione dei territori.
Alla giornata di studio partecipano gli studenti dei corsi di Sociologia Urbana e di Sociologia dell`Ambiente (prof.ssa Nella Ginatempo), dei corsi di Sociologia dello Sviluppo e di Sociologia, del corso di Politica Sociale della Facoltà di Scienze Politiche di Messina.
L`iniziativa ha avuto l`adesione di: Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella, collettivo La Tarantola (Facoltà di Farmacia, Catania), collettivo TiroMancino (Facoltà di Ingegneria, Catania), Attac-Catania, Campagna nazionale per la legge di iniziativa popolare contro le Basi militari e gli accordi militari