Nel corso dell`ispezione del 31 marzo 2008, tenuta dall`onorevole Cannavò, il comandante della base Antonio Di Fiore ha negato che vi sia il progetto di costruire a Sigonella il MUOS, il radar pensato per la gestione degli aerei senza pilota Global Hawk.
“Il radar non è pensabile qui”, dice Di Fiore. “La gestione di quel tipo di aerei non è compatibile col traffico civile”. Infatti, il radar già presente a Sigonella gestisce già il notevolissimo volume di traffico del vicino aeroporto di Fontanarossa (vedi il reportage “Radar, sommergibili ed immigrati. La base italiana che ospita gli USA“).
Ad ottobre del 2007 era circolata la notizia della costruzione del nuovo sistema radar integrato della marina americana, Il MUOS (Mobile User Objective System). Studi di fonte americana ammettevano la pericolosità del radar all`interno di una base militare.
A questo oggi si aggiunge un elemento in più ammesso dall`Aereonautica italiana: i Global Hawk, velivoli senza pilota radioguidati, non sono pensabili in prossimità di un aeroporto civile. E` già anomalo e rischioso il controllo del radar militare, che gestisce gli aerei di Fontanarossa, quelli militari italiani ed USA.
La vicenda di Cagliari Elmas (aeroporto civile gestito dal radar militare di Decimomannu) del 2004, con due recenti condanne in primo grado (v. http://www.terrelibere.org/terrediconfine/?x=completa&riga=03587) dimostra i gravissimi pericoli di una cogestione civile-militare, specie in presenza di esercitazioni. Se a questo aggiungiamo i “giocattoli” radioguidati degli USA…