Manifestiamo sconcerto e delusione per il voto espresso dai membri laici del centrosinistra, dai quali sarebbe stato naturale aspettarsi una posizione di sostegno alla proposta della Commissione incarichi e direttivi (4 a favore, 1 contrario, 1 astenuto), piuttosto che il convergere sulle indicazioni dei rappresentanti di Forza Italia, e, nello specifico, dell´avv. Saponara, legale di Silvio Berlusconi.
E´ venuta avanti, in questi mesi, un´operazione di “Palazzo”, che, nell´incrociare gli interessi dei potentati economici e delle èlites politiche catanesi, ha conseguito l´obiettivo di assicurare continuità nella gestione opaca della giustizia a Catania. Da Roma arriva il segno inequivocabile che, a partire dalla giustizia, maturano politiche di larghe intese e accordi trasversali e trasformisti. Ma la Catania democratica, dell´antimafia sociale, degli onesti non può arrendersi né omologarsi.
Non possiamo consentire che la città venga sempre più avvolta in una cappa di nebbia, che continui a prevalere quella zona grigia che prima ha portato e poi coperto l´omicidio mafioso di Giuseppe Fava, godendo degli effetti devastanti di questo stato di cose.
Il CASO CATANIA non può essere rimosso.
Invitiamo tutti i componenti del CSM e i parlamentari eletti a Catania ad un confronto pubblico che organizzeremo nelle prossime settimane.
Claudio Fava, Dario Montana, Francesco Manna, Salvatore Resca, Nunzio Famoso, Mimmo Cosentino, Antonella Inserra, Paolo Guarnaccia, Elena Majorana, Gigi Savoca, Santo Liotta, Gabriele Centineo, Giuseppe Strazulla, Marco Benanti, Giolì Vindigni, Marcello Failla, Giovanni Caruso, Manlio Di Mauro, Gabriele Savoca, Giusi Viglianisi, Giancarlo Consoli, Mario Pugliese, Santina Sconza, Antonio Signorelli, Silvano Licciardello, Fabio D´Urso, Riccardo Orioles, Renato Camarda, Ileana Licciardello, Massimo Blandini, Pierpaolo Montalto, Rosa Spataro…