Vestito con la tradizionale uniforme color oliva, con il braccio destro immobilizzato da un tutore a causa dell’incidente occorsogli la scorsa settimana, il presidente cubano Fidel Castro, 78 anni, ha annunciato in televisione, durante la trasmissione ‘Mesa Redonda Informativa’, che dal prossimo 8 novembre i cittadini residenti a Cuba e i visitatori stranieri non potranno più utilizzare per le loro transazioni commerciali dollari statunitensi a causa delle “nuove aggressioni economiche” del governo statunitense contro il Paese caraibico, da quattro decenni soggetto all’embargo di Washington che, la scorsa primavera, ha decretato misure ancora più severe per colpire l’economia dell’isola.
Come confermato anche da un comunicato della Banca centrale cubana (Bcc), sulla base della risoluzione 80/2004 tra circa due settimane tutti gli acquisti dovranno essere effettuati con il ‘peso convertibile’, il cui valore è identico a quello del dollaro Usa. “Non c’è nulla che ci possa intimidire, che ci possa minacciare” ha tra l’altro detto Castro a proposito dell’irrigidimento del blocco economico ai danni di Cuba, deciso dal presidente George W. Bush la scorsa primavera ed entrato in vigore alla fine di giugno.
Il possesso di dollari, che il presidente cubano ha definito “la moneta del diavolo” (il cui uso è stato autorizzato a Cuba solo nel 1993), non costituirà tuttavia reato per i cittadini, sebbene sarà impossibile farne uso.