Stretto di Messina a rischio

Stretto di Messina. Il Vts a pieno regime da settembre 2007

Mauro Cucè
  Anticipazione della fase due. Che tradotto in parole povere significa inaugurazione, anche se non ufficiale, dei Vts (il sistema `Vessel Traffic Service`). Era la missione del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, sbarcato ieri sulle due rive dello Stretto per «prendere contezza di quanto è stato fatto e dei grandi progressi in tema di sicurezza nello Stretto, dopo la tragedia del Segesta».
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Di fatto, il Vts di Messina funziona già dai primi di luglio, ma entrerà a pieno regime a settembre, quando verranno definiti gli ultimi dettagli e sarà disponibile un software più performante. La seconda fase, che verrà appunto completata a breve, prevede l`integrazione del controllo radar e telematico Vts con il sistema Ais che utilizza le onde radio (Vhf) e del quale la sala operativa della Capitaneria è da tempo già dotata. La fusione operativa delle due tecnologie mette gli operatori in condizione non solo di seguire le traiettorie tracciate e previste ma di visualizzare nome, bandiera, stazza, lunghezza, carico, provenienza di ogni nave. Una somma di informazioni in tempo reale, che consente agli operatori di avere tutti i riferimenti sulla navigazione.

Negli ultimi mesi a Messina sono state sostituite le tre postazioni radar, con apparecchi di ultima generazione (il quarto radar, più sofisticato, è posizionato a Reggio Calabria) dalla Selex Sistemi Integrati, società di Finmeccanica: tra i pezzi nuovi un sistema di archiviazione con una memoria così potente da conservare ogni dato radar, audio e video per cinque anni.

Adesso si aspetta il decreto attuativo del Governo che dovrà notificare agli organismi internazionali della navigazione (l`Aimo) l`entrata in funzione della Centrale Vts, che sarà in collegamento con i radar omologhi posizionati a Spuria e a Punta Piale (Villa S. Giovanni) e avrà tutta l`autorità per dare disposizioni in tempo reale ai comandanti delle navi a tutela della sicurezza nello Stretto.

Un momento atteso da tempo e che finalmente potrebbe riportare ordine in un sistema sempre più affollato. Nel pomeriggio il ministro ha visitato anche il Vts di Reggio.

«Simbolicamente, da oggi, è in funzione – ha continuato il ministro – il servizio radar di assistenza alla navigazione dello Stretto, ma non basta. Stiamo lavorando alla regolamentazione di tutto il traffico. Tutta l`area dello Stretto, infatti, è stata considerata un ambito di navigazione per quanto riguarda la sicurezza e la Guardia Costiera sta studiando dei percorsi. Ci sarà una sorta di spartitraffico in mezzo allo Stretto che delimiterà le rotte in modo da creare meno punti di conflitto possibile».

Si tratta del nuovo schema di separazione del traffico, anticipato nei mesi scorsi dal comandante della Capitaneria di Messina, Antonino Samiani, che vigerà sullo Stretto da Tremestieri a Capo Peloro e oltre, verso Milazzo. In primo luogo ci sarà una separazione tra corridoi “costieri”, per le imbarcazioni da pesca e da diporto, e corridoi “longitudinali” per l`attraversamento dello Stretto nelle due direttrici nord-sud e sud-nord. Ma soprattutto per gli attraversamenti trasversali, tra il porto centrale di Messina e quelli di Villa San Giovanni e Reggio Calabria (non riguardanti, invece, Tremestieri) sarà operativa una vera e propria rotatoria con relativi punti di sosta a nord e a sud di esso in caso di grande traffico. Ogni nave che effettuerà la sua corsa tra le due sponde dovrà oltrepassarla in modo da lasciarsela alle spalle sempre sul lato sinistro.

Ma Bianchi a Messina ha parlato anche di tabelle di armamento e di Autorità portuale.

«Non vedo perché continuare a fare polemica – attacca Bianchi –. Le tabelle d`armamento sono quelle fissate nei mesi scorsi e che peraltro hanno ottenuto il via libera dei sindacati. Proprio stamani, peraltro, ho comunicato alle rappresentanze dei lavoratori l`avviamento da parte di Rfi di 55 precari marittimi a partire dal prossimo mese di settembre. Un parte di quell`accordo che è stato rispettato».

All`affondo dell`onorevole Giampiero D`Alia che più volte ha adombrato i “presunti” favoritismi nei confronti dei privati, il rappresentante del Governo ha preferito glissare. «Non si può rispondere a una simile provocazione. Meglio star zitti».

Nessuna rivelazione sull`Autorità portuale di Messina, che oggi segnerà la scadenza del mandato di Vincenzo Garofalo. Si andrà con certezza alla proroga, così come ha fatto intendere Bianchi. «Abbiamo aperto le procedure e il tavolo di discussione con la Regione. Nelle prossime settimane vedremo di arrivare ad una soluzione».

Gazzetta del Sud, 1 agosto 2007

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