In un messaggio inviato per posta elettronica alle principali testate nazionali e internazionali, il portavoce Jomo Gbomo ha annunciato una pronta risposta alle uccisioni perpetrate dall’esercito (in precedenti messaggi aveva già minacciato rappresaglie per l’operazione militare che aveva portato alla liberazione della piattaforma Agip di Ogabinbiri), dicendosi comunque pronto a un confronto diretto con il governo.
Intanto due neozalendesi, un cittadino australiano, un libanese e un venezuelano sono stati rapiti nella notte nella regione del Delta del Niger, sud della Nigeria, al termine di un attacco lanciato da uomini armati non identificati contro l’impianto di trivellazione del petrolio di Soku (nello stato di Rivers) di proprietà della Royal Dutch Shell.
I rapimenti sono stati confermati all`agenzia MISNA da fonti dell’industria del greggio nel Sud della Nigeria, precisando che, secondo informazioni ancora da confermare, anche due lavoratori nigeriani risulterebbero rapiti dagli assalitori. Il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (Mend) ha tuttavia negato di essere coinvolto nell’attacco. Sale così a 15 il numero dei lavoratori stranieri ancora nelle mani di gruppi armati attivi nel Delta del Niger.
L`agenzia MISNA ha intanto appreso da fonti dell’industria del petrolio che una nave da trivellazione (che copriva la rotta Port Harcourt-Onne) è rimasta coinvolta oggi in un intenso scontro a fuoco tra una pattuglia della marina e le lance di alcuni miliziani. Secondo le stesse fonti, le forze militari nigeriane avrebbero avuto la peggio e nello scontro a fuoco sarebbero rimasti uccisi 3 mariani, altri 4 sarebbero dispersi e la loro imbarcazione sarebbe stata affondata.
[MZ] – NIGERIA 4/7/2007