Si tratta del gruppo armato guidato dal latitante Johnny Paul Koroma che insieme ai ribelli del Ruf (Fronte Unito rivoluzionario) è considerato il principale responsabile delle atrocità commesse durante il decennio di guerra che ha segnato il Paese dal 1991 al 2001.
Alex Tamba Brima (alias `Gullit`), Brima Bazzy Kamara e Santigie Borbor Kanu (alias `55`) sono stati riconosciuti colpevoli della maggior parte dei 14 capi d’accusa mossi nei loro confronti, tra i quali crimini contro l`umanità, stupro, omicidio e arruolamento di bambini soldato. I tre, ha detto la giudice chiudendo la seduta di oggi, dovranno tornare in aula il 16 luglio prossimo per la comunicazione della sentenza.
Il processo nei loro confronti, il primo intentato dal Tribunale speciale (composto da personale locale e internazionale con sostengo dell’ONU), si era aperto nel marzo del 2005.
Nel 1991 i ribelli del Ruf scatenarono un conflitto che si caratterizzٍò per la brutalità delle amputazioni contro i civili, le violenze sulle donne e il ricorso su ampia scala a bambini in armi. La Corte speciale ha l’incarico di processare solo coloro che hanno “le maggiori responsabilità” per gli orrori commessi dopo il 1996. Oltre ai 3 dirigenti del Acfr, finora i giudici (otto nominati dall’Onu e altrettanti indicati dal governo di Freetown) hanno incriminato altre 10 persone: cinque leader del Ruf, 3 delle Cdf e l’ex presidente della confinante Liberia Charles Taylor, il cui procedimento è stato trasferito all’Aja (in Olanda) per questioni di sicurezza.
La Corte perٍ non ha potuto processare alcuni protagonisti diretti della guerra sierraleonese. Se il capo del Ruf, Foday Sankoh, e il suo principale ‘luogotenente’, Sam ‘Mosquito’ Bockarie, sono morti, il comandante dell’Afrc, Johnny Paul Koroma, continua ad essere latitante dal dicembre 2002.
[MZ] – SIERRA LEONE 20/6/2007