L`annuncio di Prodi e D`Alema di fare il prossimo G8 alla Maddalena, intanto, continua ad alimentare la polemica. Specialmente a sinistra e nell`area dei movimenti pacifisti e no global. Ieri il segretario del Prc in Sardegna, Michele Piras, ha chiesto al governo di ritirare la decisione. In caso contrario, annuncia Piras, Rifondazione comunista promuoverà comitati «No G8» e manifestazioni di protesta in tutta l`isola. «E` sconcertante – dice Piras – che Prodi e Soru presentino la loro decisione come un grande risultato. La Sardegna, che da anni sopporta una vera e propria occupazione militare, non deve essere il teatro di questo ennesimo esercizio di arroganza. Tanto più che per il movimento pacifista La Maddalena ha una forte valenza simbolica. E non è politicamente accettabile che il G8 possa essere proposto come un risarcimento per la chiusura della base americana a Santo Stefano». «Oltre a ciò – aggiunge Piras – La Maddalena è inadatta assolutamente ad ospitare il G8, soprattutto per carenza di spazi. E poi, due anni di lavori preparatori rischiano di sconvolgere l`isola, l`arcipelago, la vita dei residenti, per non parlare di un ecosistema già duramente provato dalla presenza inquinante della base nucleare americana e da innumerevoli servitù militari».
Dura anche la reazione di Vittorio Agnoletto, eurodeputato ed ex portavoce del Genoa Social Forum: «Le ultime notizie su quanto avvenuto al G8 di Genova non sono servite a nulla. Invece di istituire la commissione d`inchiesta, viste le dichiarazioni dell`ex vice questore Fournier, l`esecutivo di centrosinistra ha scelto di definire la logistica del prossimo vertice per il 2009 alla Maddalena. L`annuncio di Prodi e di D`Alema rappresenta un insulto e una violenza inaccettabile per gran parte del popolo dell`Unione che li ha portati al governo. Dopo il tentativo di imporre la base militare di Vicenza e lo scudo spaziale Usa, la misura è colma». «Mi auguro che tali decisioni – continua Agnoletto – vengano bloccate in consiglio dei ministri e in parlamento dai rappresentanti di quelle forze politiche che in questi anni hanno condiviso le denunce del movimento mondiale contro il G8. Nel frattempo, sarà opportuno iniziare da subito una discussione nel movimento italiano e mondiale per assumere tutte le decisioni necessarie per far crescere un`ampia mobilitazione contro questa folle proposta».
No secchi arrivano anche dall`Arci («la ferita di Genova è ancora aperta») e dalla rete genovese contro il G8, mentre di «scelta macabra» parla il senatore dei Verdi Mauro Bulgarelli, che ricorda come «ancora risuona nelle orecchie degli italiani l`agghiacciante deposizione di Fournier sul massacro alla scuola Diaz» e per il quale «il G8 è un atto di arroganza al quale, purtroppo, l`Italia ha già pagato un tributo pesantissimo. Sarebbe ora di smetterla».
Il manifesto, 16 giugno 2007