Pacifismi

Nuova base Usa a Vicenza, i comitati occupano il Dal Molin

L`Unità
  Una occupazione improvvisa - durata poco più di 20 minuti - dell`aeroporto Dal Molin di Vicenza. Questa è «la risposta» che giovedì 14 giugno, poco dopo le 22, i comitati che si oppongono al progetto Usa hanno voluto dare all`annuncio dell`ambasciatore Ronald Spogli, che ha detto: ora c`è l`autorizzazione scritta fornita dal Governo italiano a quello statunitense per la nuova struttura militare.
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Circa 300 persone sono penetrate all`interno dell`aeroporto vicentino – nell`area dove sorgerà “Ederle 2”, caserma destinata a ricompattare a Vicenza la 173esima Brigata oggi divisa tra il capoluogo berico e la Germania – da un varco di circa 20 metri realizzato nella rete di recinzione in un angolo seminascosto di un hangar a un centinaio di metri dall`ingresso dell`aeroclub civile “Capitanio”.

I manifestanti hanno annunciato che l`azione è stata dimostrativa e hanno dialogato con il questore di Vicenza Dario Rotondi. Hanno spiegato di ritenere «illegittimo – secondo quanto dichiarato da Germano Raniero del comitato “No Dal Molin” – l`accordo tra il Governo italiano e gli Usa» che dà il via libera alla fase operativa: 400 milioni di dollari di spesa, cantieri aperti fino al 2011, realizzazione di un centro per l`infanzia (destinato ai figli dei militari) e di un complesso scolastico nel “villaggio della pace” (il quartiere vicentino a stelle e strisce) e poi, costruzione di 215 alloggi a Quinto Vicentino e – ovviamente – realizzazione della nuova base entro il termine del 2011.

«È grave – ha proseguito Rotondi – che tutto questo sia stato comunicato da Spogli e non prima da esponenti del nostro esecutivo o dallo stesso Prodi. Siamo legittimati alla protesta e questa sera abbiamo dimostrato che non aspetteremo le ruspe a gennaio per impedire i lavori».

Alcuni manifestanti hanno letto una dichiarazione che è arrivata loro dal portavoce di Romano Prodi, Silvio Sircana, nella quale, secondo gli occupanti, l`esponente del Governo avrebbe sottolineato che la protesta è inutile perché in questo momento in Italia ci sarebbero cose molto più gravi dell`ampliamento di una caserma. In un secondo momento, Sircana ha confermato: «Come è noto e annunciato a suo tempo dal presidente del Consiglio, si tratta di decisioni già prese, sia pure nella consapevolezza delle problematiche locali, tanto che è stato nominato Paolo Costa responsabile della gestione del rapporto con le autonomie locali e le associazioni».

La manifestazione di giovedì notte era stata decisa poco dopo le 21 all`interno del tendone del presidio permanente dove venerdì sera è attesa la testimonianza di Emma Brigth, ex militare Usa già alle dipendenze del Dipartimento di Stato, che si è dimessa in polemica per la guerra in Iraq ed è oggi una attivista dei movimenti pacifisti Usa. E tre giorni fa, a pochi metri dalla rete tagliata giovedì dagli attivisti del comitato del “No”, un attentato incendiario che aveva distrutto il deposito di una ditta che lavora per conto del comune di Vicenza, provocando circa diecimila euro di danni.

L`Unità, 15 giugno 2007

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