L’NH90 (NH significa Nato Helicopter) viene prodotto dalle NH Industries, un consorzio europeo che vede Eurocopter (Francia/Germania, un marchio comprendente EADS ed Aerospatiale) coprire il 62,5% del progetto, AgustaWestland (gruppo Finmeccanica) il 32% e l’olandese Stork Fokker il 5,5%.
L’NH90 è un elicottero da trasporto tattico che, a seconda delle configurazioni, può portare 20 soldati seduti con equipaggiamento, veicoli tattici leggeri e, nella versione cargo, un carico di 2500 kg. Può essere anche armato con siluri e missili antinave a lungo raggio.
Sono previsti contratti per 545 NH90 (445 già stipulati più 100 opzioni), che equipaggeranno 18 forze armate di 14 paesi. Questo successo sarà enfatizzato da un meeting che si terrà nelle prossime settimane tra la NAHEMA (Nato Helicopter Management Agency) e i rappresentanti dei Governi che hanno partecipato al progetto: Italia, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Belgio, Svezia, Norvegia, Finlandia, Grecia, Portogallo, Australia e Nuova Zelanda. Un ordine per 20 elicotteri è stato fatto anche dall’Oman.
AgustaWestland ne produrrà 142: 50 per l’esercito italiano e 46 per la marina italiana, 20 per le forze armate olandesi, 12 per quelle portoghesi e 14 per la marina norvegese; ma con l’intenzione di ampliare il mercato come ci confermano i 10 elicotteri in versione navale per cui AgustaWestland è in trattativa con il Governo dell’Arabia Saudita. Il costo di costruzione, mantenimento e aggiornamento di questo elicottero è elevato; l’Italia ha già stanziato nella Finanziaria del 2005 6.700 milioni di euro, cui vanno aggiunti 2,6 milioni destinati alla ricerca scientifica per il completamento dello sviluppo dell’elicottero.
Ognuna delle aziende sopraccitate ha un know-how specifico che si traduce in parti di elicottero che vengono prodotte. Per esempio Eurocopter costruirà la maggior parte della fusoliera, AgustaWestland l’impianto di trasmissione e le pale e Stork Fokker i carrelli. Ogni azienda produrrà le parti in cui si è specializzata per tutti i 445 NH90 già venduti e l’assemblaggio finale avverrà in Germania, Francia, Italia, e Finlandia. «Ogni Paese con grossi ordini costruirà nel proprio territorio una linea d’assemblaggio per gli elicotteri, ma nessun Paese ha convenienza a produrre in proprio se le quantità sono piccole (intorno ai 20 elicotteri), ma delega l’assemblaggio ad una delle aziende del consorzio», ci viene spiegato da AgustaWestland. Con questa strategia le commesse si amplificano e di conseguenza si accresce anche la produzione per AgustaWestland, Eurocopter e Stork Fokker.
Nigrizia, 8 giugno 2007