E` il parere dei senatori del gruppo “Insieme con l`Unione-Verdi-Pdci”, presentatori di un disegno di legge, a prima firma Bulgarelli, che chiede l`istituzione di una nuova commissione di inchiesta sull`omicidio della giornalista Rai e del suo operatore, avvenuta a Mogadiscio nel marzo 1994.
“Non capiamo come, nell`arco di qualche audizione, parlamentari che, per ovvie ragioni, non possono avere il quadro d`insieme di una vicenda così complessa, possano giudicare se esistano o meno i presupposti per procedere a una nuova indagine. Ricordiamo infatti – proseguono i senatori- che sull`assassinio di Ilaria e Miran esiste una mole enorme di documenti, la cui interpretazione, peraltro, ha dato luogo nella scorsa legislatura a relazioni finali molto diverse nelle conclusioni. Se non si conoscono a fondo questi materiali, è impossibile, a nostro avviso, poter dare un giudizio esaustivo sulle nuove ipotesi investigative che – secondo i firmatari del disegno di legge – andrebbero seguite per arrivare all`accertamento della verità.
“Vorremmo inoltre sottolineare -continua il comunicato- che dal punto di vista procedurale il fatto di affidare alla commissione Affari Esteri e non, come sarebbe logico, a quella della Giustizia, le indagini su un fatto di sangue così grave e dalle implicazioni tutte ancora da appurare, costituirebbe un precedente assoluto, del quale ci sfugge il senso. Così come ci sembra sbagliato, e potenzialmente controproducente, che la commissione Esteri abbia deciso di procedere per suo conto a delle audizioni quando proprio quest`ultime, in particolare quelle riguardanti soggetti mai auditi in precedenza, dovrebbero essere al centro del lavoro di una nuova commissione d`inchiesta.
Una commissione che continuiamo a ritenere necessaria -concludono i senatori-perché su questo evento, che ha segnato in profondità la coscienza di tutti gli italiani, bisogna arrivare a quella verità che i genitori di Ilaria e Miran aspettano da tanto tempo”.
Roma, 07 giugno 2007