Crimini ambientali

Centrale Edipower di san Filippo del Mela a rischio carbone

Giuseppe Restifo
  Il senatore Mauro Bulgarelli, del Gruppo parlamentare Verdi-Pdci, ha presentato ieri un’interrogazione a risposta scritta al ministro dello Sviluppo economico sul raddoppio dell’elettrodotto che collega la Sicilia e la Calabria.
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A distanza di qualche giorno dall’incontro avvenuto a Pace del Mela fra l’Associazione Tutela della Salute del Cittadino e una delegazione della Rete di ecologia sociale-Verdi la questione approda in Parlamento.

Il senatore verde premette che “la società ‘Terna’ ha di recente presentato il progetto definitivo per la realizzazione del raddoppio dell’elettrodotto da 380 kv di collegamento fra la Sicilia e la Calabria; e che tale elettrodotto, attestato presso la centrale termoelettrica Edipower di S. Filippo del Mela-Milazzo (Messina), dovrebbe trasportare energia elettrica da e verso la penisola italiana, mettendo in competizione più soggetti produttori”.

Mauro Bulgarelli fra presente al ministro Bersani che “larghi timori sono stati espressi dalle popolazioni locali rispetto alla possibilità che la centrale Edipower possa essere indotta da tale competizione all’impiego di combustibili altamente inquinanti, come il carbone”. Ricorda anche come “nel 1986 un referendum popolare aveva sventato qualsiasi progetto di utilizzo del carbone nella stessa centrale termoelettrica, circostanza che avrebbe aggravato una situazione ambientale del territorio già ampiamente pregiudicata, tanto che proprio nell’ultimo anno sono stati assegnati fondi dal Ministero per l’Ambiente per la sua bonifica a seguito della dichiarazione di ‘sito ad alto rischio’”.

Infine il senatore dei Verdi fa presente come “in questa fase la produzione convenzionale di energia elettrica supera in Sicilia il fabbisogno e in prospettiva, con l’apporto delle nuove centrali eoliche e dell’utilizzo di solare e fotovoltaico, si potrebbe andare alla progressiva sostituzione o trasformazione dei grandi centri di produzione tradizionale”.

Proprio a questo proposito l’interrogazione richiede “se il ministro in indirizzo non ritenga che l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi progettato dalla società ‘Terna’ sia in contrasto con la prospettiva di sviluppo delle fonti rinnovabili”. Ed infine si vuole conoscere “a quale punto dell’iter esecutivo sia giunto il progetto della medesima società e se sia stato sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale”.

Nei prossimi giorni la Rete di ecologia sociale-Verdi richiederà un nuovo appuntamento all’associazione Tsc per verificare quali altri iniziative si possano intraprendere congiuntamente, per opporsi a un’opera che ricalca vecchi schemi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica e per promuovere invece una vera svolta in direzione delle fonti rinnovabili, anche da parte della società Edipower che gestisce attualmente la centrale termoelettrica di S. Filippo del Mela.

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