L`incontro è avvenuto tra l`altro non in una sede istituzionale pubblica ma proprio presso la sede centrale della Banca Popolare di Vicenza.
In un`intervista rilasciata il 15 gennaio al “Corriere della sera”, Gianni Zonin, dopo aver dato un forte parere favorevole alla base USA Dal Molin, afferma: “Vicentini oppositori? Non ne conosco. Ho parlato con un centinaio di imprenditori. Non ce n`è uno che sia contrario.” Questo significa che per il sig. Zonin i diritti di cittadinanza sono legati al censo delle persone e che sul futuro della città non contano le opinioni e i sentimenti del resto della cittadinanza “non-imprenditoriale”. Nella stessa intervista Gianni Zonin minimizza sull`impatto ambientale dell`opera anteponendo a questo argomento i vantaggi economici di pochi!
BOICOTTA i vini Zonin e le altre sue etichette (Podere il Giangio, Cà Bolani, Masseria Altemura, Feudo Principi di Butera, Rocca di Montemassi, Castello D`Albola, Azienda Monte Oliveto, Castello del Poggio, Tenuta il Bosco).
La costruzione della base USA al Dal Molin è una scelta che va contro noi cittadini e contro il bene della nostra città, di sicuro comporta un costo annuale per lo stato italiano, cioe` per tutti noi, pari al 41% del mantenimento della base, a cui si aggiungono tutti i costi ambientali attuali e quelli futuri per la bonifica dell`area. (Nel 2004 lo stato italiano ha speso 360 milioni di euro per basi Usa, di cui 66 milioni per la sola Ederle).
Boicotta i prodotti della casa vinicola Zonin.
Non lo beviamo Zonin – Via le basi di guerra