Nonostante le tardive prese di distanza del Comando di Sigonella, la rilevanza degli attori in campo testimonia che il devastante progetto del mega villaggio (1500 unità abitative) di contrada Xirumi è stato pianificato a lungo e con le necessarie garanzie dell’amministrazione militare statunitense. L’operazione è stata presentata infatti dalla Scirumi Srl, società con sede a Catania di cui sono socie la Maltauro Costruzioni di Vicenza (società che ha operato ad Aviano per l’ampliamento della base della Us Air Force e che è in gara a Vicenza per accaparrarsi i lavori per la trasformazione dell’aeroporto civile in complesso militare a disposizione dei reparti della Us Army) e la Cappellina Srl, società quest’ultima nella titolarità della famiglia di Mario Ciancio Sanfilippo, a capo dell’impero editoriale de La Sicilia (azionista di tutti i quotidiani e di buona parte delle emittenti radiotelevisive che operano nel Sud Italia). Mentre L’amministrazione lentinese continua ad alimentare la suicida illusione che si possa attenuare la crescente disoccupazione, prodotta anche dalla crisi agrumicola, subendo la devastazione di Xirumi. —Il potenziamento della base di Sigonella e delle altre basi Usa in Italia è sempre più funzionale ai piani di guerra permanente di Washington e conferma il ruolo di gendarme armato del nostro Paese nei più delicati scacchieri internazionali (vedi missioni in Afghanistan e Libano e le precedenti operazioni nel Corno d’Africa, nei Balcani ed Iraq); —La base di Sigonella spreca ingenti risorse pubbliche, togliendo ingenti quantità d’acqua ai coltivatori della zona, per militarizzare i nostri territori con micidiali ordigni, che seminano morte tra i popoli, quando si riducono sempre più le spese sociali (scuola, sanità, pensioni…). Oggi per le spese di mantenimento delle basi Usa in Italia vengono prelevate per il 41% dalle nostre tasche. —La base di Sigonella, attraverso le servitù militari, blocca lo sviluppo del trasporto aeroportuale in tutta la Sicilia orientale (vedi la recente emergenza della chiusura di Fontanarossa per le ceneri emesse dall’Etna) e di conseguenza l’incremento occupazionale e turistico, che si otterrebbe da una riconversione della base militare in aeroporto civile internazionale, utile e solidale “Ponte tra i popoli”. È per questo che il 24 marzo 2007 saremo presenti a Lentini per chiedere con forza: ° La smilitarizzazione della base militare di Sigonella e sua riconversione in aeroporto civile internazionale ° Il blocco immediato della speculazione edilizia nelle contrade Xirumi, Cappellina e Tirirò e l’avvio di una concreta politica di valorizzazione dei beni archeologici ed ambientali ° Lo smantellamento di tutte le basi USA e Nato ospitate nel territorio italiano ° Il ritiro del contingente italiano dall’Afghanistan e da tutti i teatri di guerra Contro il megacomplesso di contrada Xirumi a Lentini Smilitarizziamo Sigonella e la Sicilia Campagna per la smilitarizzazione della base di Sigonella info-adesioni: catania@attac.org – posta@terrelibere.it