Ma da dove arriverebbero questi soldi? La sen. Anna Donati ha prospettato che potrebbero provenire dall’accordo fra il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, e la Impregilo, il general contractor del Ponte sullo Stretto che è stato sospeso, per evitare un contenzioso che potrebbe costare allo Stato circa 59 milioni di euro.
A lanciare l`idea autostradale è stato il presidente dell`Ordine ingegneri Santi Trovato, coordinatore del Comitato tecnico interistituzionale per lo studio delle problematiche riguardanti il Ponte sullo Stretto. Evidentemente questo Comitato ritiene di fornire alla città una proposta in grado di “raccattare” qualcosa delle “opere a terra”, previste dal progetto preliminare del Ponte, o delle cosiddette opere “compensative”, immaginate sempre rispetto al Ponte che è sospeso. L’arteria autostradale sarebbe un modo per soddisfare le aspirazioni del Comitato messinese e per indurre Impregilo a rinunciare a qualsiasi contenzioso, facendole fare qualcosa, qualunque cosa sia, compreso il deturpamento del territorio messinese.
Questo è il giudizio che ne danno i Verdi della Rete di ecologia sociale di Messina, i quali “si accontenterebbero” di una messa in sicurezza della Panoramica dello Stretto, nastro stradale a quattro corsie, rispetto a cui l’autostrada Annunziata-Faro sarebbe un doppione, ma altamente devastante. Il progetto presentato a suo tempo prevede gallerie e viadotti e nella parte finale un impianto autostradale che corre sulla cresta delle colline fra Sperone, Serri, Mortelle, Granatari. La domanda che nasce spontanea, anche alla luce del dibattito con la sen. Anna Donati, è se proprio quest’opera serva prioritariamente alla città. O se non sono preferibili piuttosto l’immediata progettazione ed esecuzione dell’ampliamento dell’approdo di Tremestieri.
Contrariamente a quanto pubblicato su diversi organi di stampa non è vero che l`opera di collegamento, lanciata di recente anche dall`associazione Obiettivo Ponte, gode di finanziamento, ma sarebbe il frutto di una transazione conciliativa fra il ministero delle Infrastrutture e il General contractor Impregilo. L’invito che i Verdi della Rete di ecologia sociale rivolgono al sindaco Genovese è che non sposi la proposta dell’autostrada Annunziata-Torre Faro, che non la porti a Roma per sottoporla ai sottosegretari alle infrastrutture del Governo prima che in città si sia discusso pubblicamente della sua priorità, del suo impatto ambientale, dovuto anche al fatto che ricade in piena Zps “Dorsale dei Peloritani”. L`argomento è meritevole di estrema considerazione, anche dell’eventualità di inizio di procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea.