Il governo paraguayano non permetterà “l’anarchia, né tanto meno fattori che minaccino l’instabilità del Paese” e continuerà con gli sgomberi dei ‘campesinos’ che occupano illegalmente i latifondi privati nell’est e nel nordest del Paese: lo ha annunciato il ministro degli Interni, Orlando Fiorotto, all’emittente radiofonica di Asuncion ‘Radio Mil’.
“Solo martedì sono stati effettuati tre sgomberi e 34 arresti; con questa ondata di invasioni i contadini stanno dando un’immagine molto negativa del Paraguay al mondo intero”, ha aggiunto Fiorotto, precisando che “quando si constata l’occupazione non c’è bisogno di mandato giudiziario per procedere all’evacuazione”.
Migliaia di contadini riuniti nel ‘Fronte nazionale di lotta per la sovranità e la vita’ hanno lanciato una campagna di invasioni di latifondi per fare pressione sul governo e ottenere l’applicazione di una effettiva riforma agraria e l’assegnazione di terre alle famiglie più bisognose.
Al momento si calcola che almeno 19 ‘fincas’ siano occupate nei dipartimenti di San Pedro, Caazapá, Alto Paraná e Itapúa. In seguito ad una massiccia cessione arbitraria di appezzamenti a famiglie legate alla classe politica negli Anni ’50, il possesso della terra è divenuto uno dei principali problemi sociali in Paraguay, dove quasi la metà della popolazione (circa 6 milioni di abitanti) vive nelle aree rurali. Secondo dati raccolti dalle organizzazioni non governative (ong) locali, circa l’80% delle terre è in mano all’1% dei proprietari.[FB]
Misna, 23/9/2004